Qualcuno di quando in quando riporta l’asticella di certe cose dimenticate nella notte dell’oblio al momento corrente. Ad esempio dopo la presentazione dei nuovi prodotti Apple, andando a leggere i commenti nei siti specializzati il solito buferone “cazzaro-nazionale“. Con uno ci ho pure mezzo “ingarellato” una discussione, qualche volta non so manco io perché mi ci infilo in queste discussioni che so benissimo di star sprecando il mio tempo per nulla.
Ma poi perché diavolo c’è questa smania di far cambiare l’idea a qualcuno? che sia in un verso o nell’altro. Schiere di evangelizzatori aggratis… cavolo almeno fossero pagati, beh lo capirei.
Le solite discussioni del nulla cosmico, Apple fa qualcosa che sappiamo tutti farsi pagare uno sproposito. Dall’altra parte le alternative che a seconda della sensibilità, opportunità, disponibilità economica e pure fanboy, vengono ignorate o abbracciate. Se stiamo ai freddi e analitici dati economici, in questi anni dove i laptop hanno preso non poche mazzate in termini di unità vendute, gli unici che sono andati nella direzione opposta sono proprio i prodotti Apple. Che per l’appunto sono quelli più costosi. La qualcosa è quanto meno curiosa.
Ieri mi è cascato l’occhio su questo video, che non ha nulla a che spartire con Apple, ma che dovrei conoscere. Eh si perché mi ha fatto ricordare una bella vendita del 2001 ad un’azienda di consulenza finanziaria. Comprarono dei CompaQ alla folle cifra di circa 5 milioni di lire l’uno, che se stiamo al cambio corrente sono 2500 euro. Ma è chiaramente un cambio totalmente sbagliato, perché sappiamo che in realtà il potere d’acquisto è più corretto sul 1:1000, quindi quei portatili traslati ai giorni nostri sarebbero costati 5000 euro.
Nel caso del video, espresso in dollari americani, chiaramente la cosa fa ancora più impressione.
Come i portatili del video, in quelli del 2001 ci girava sopra Windows e sebbene fossero belli da vedersi, con l’ultimo processore e quant’altro, già l’anno dopo avevano perso praticamente metà del loro valore. Figurarsi dopo 3-4 anni. D’altronde eravamo nel momento in cui da una CPU all’altra l’occhio umano poteva apprezzare visivamente l’upgrade, che diciamolo era pure appagante rispetto ad oggi. Infatti sono anni che quando passo da un device all’altro noto un sacco di cose ma quello di dire “ehi cavolo come va veloce” è roba che appartiene appunto al passato. Gli incrementi ci sono, ma alla fine sono così poco marcati che ci fai l’abitudine e non riesci a notarli.
Eppure allora c’era gente che sborsava 5000 dollari o 5 milioni di lire quando uno stipendio da 2 milioni era tanta roba. Ma non c’erano i social ed Apple era un’azienda kitsch di nicchia. Eppure ad oggi la gente si scandalizza per il prezzo, oggettivamente alto non sto certo a negarlo, ma allora nel passato dove per giunta 6 mesi dopo ti usciva il modello nuovo e il tuo non valeva una ceppa? Eravamo più scemi allora o lo siamo di più oggi?
Secondo me esisteva allora come oggi una domanda e una offerta, e lo sarà anche nel futuro. Le valutazioni sono molteplici, certo è che se come evangelizzano in tanti ci puoi fare le stesse cose con un portatile da 200 euro com’é che questi vendono meno? E questa domanda la si poteva porre anche nel 2001 o nel 1997…
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