Oramai lo stato bancario è in completa confusione. Da una parte la ciclicità della crisi, con le bolle che ormai si susseguono come uno shock sistemico consolidato o intrinseco, come fosse roba normale. Dall’altra la grana delle crypto valute e la blockchain che sta diventando in via sempre più concreta una minaccia.
Sopra tutto questo i sistemi centrali, BCE e FED, che per cercare di neutralizzare proprio gli shock di sistema hanno letteralmente azzerato il cosiddetto costo del denaro attraverso tassi di interesse pari a zero. E addirittura qualcuno sta pensando a tassi persino negativi.
Il risultato, difficilissimo da capire per l’homo-sapiens della strada è a dir poco paradossale. Come ci fa vedere un articolo di Business Insider, Fineco il mese scorso ha recapitato delle note ai loro clienti dove ironizzando lo traduco in:
"caro cliente, se hai troppi soldi sul conto, noi te lo chiudiamo, vai da un'altra parte. Grazie e non arrivederci".
Entrando poi nello specifico, i troppi soldi ammontano a 100 mila euro, e la seconda condizione è non avere nessuna forma di finanziamento o investimento in essere.
La motivazione tecnica è proprio dovuta al tasso di interesse che a conti fatti è già oggi negativo. Quindi avere l’equivalente liquido (che poi così non è) sul conto, per mantenerlo tale al netto delle spese, che per altro erano già state alzate da questo istituto l’anno scorso, diventano un costo per la banca stessa. Da qui l’assurda decisione.
Infatti è vero che il denaro liquido possa essere una spesa, ma allo stesso tempo il conto corrente non genera interessi a favore del correntista. Per cui anche solo come riserva frazionaria alla banca conviene tenersi stretto il cliente. Se poi consideriamo che i soldi in ogni caso vengono investiti nel mercato, come capitale in seno alla banca, con guadagni sicuramente superiori e di parecchio alle spese.
Personalmente penso che sia una forzatura per “stanare” i correntisti affinché espongano i loro risparmi sul mercato decisamente meno tutelato anche se più remunerativo. Non è un caso che la seconda condizione sia appunto la presenza di un investimento.
E le prossime mosse saranno sicuramente una revisione del massimale che verrà progressivamente dimezzato o abbassato notevolmente.
Posso immaginare lo sbigottimento, anche per coloro che non hanno 100 mila euro, nel leggere questa cosa. Insomma siamo al paradosso, se hai troppi soldi la banca ti caccia, al pari di un cattivo pagatore.
Scopri di più da Walter's blog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Reato di risparmio (parte 2) – Walter's blog
[…] istituti italiani hanno alzato i costi di detenzione del conto corrente e di recente qualcuno ha promosso la chiusura unilaterale di contratto per coloro che hanno oltre 100.000 euro sul […]