A me pare che ci sia un filino di “euforia paradossa” attorno al personaggio Elon Musk. Qua non siamo dissimili dai fan dei Beatles degli anni 60 che si stracciavano le vesti. Forse anche oltre.
Per carità il personaggio ha una certa aurea derivata da quello che era un Geek molto particolare, un po’ sfigato che balbetta e poi grazie alla tecnologia va alla riscossa del mondo. Di sicuro come personaggio è ben costruito, ma non è farina del suo sacco. Ha spin-doctor che curano determinate parole, azioni, propositi.
Ma come succede spesso il valore di molti si fonde su uno. Per cui la SpaceX è lui, la Tesla pure. Insomma dietro ci sta un lavoro enorme che trascende dal Musk imprenditore. Di certo, e ne avevo parlato in altro post, potrebbe essere che abbia avuto una “vision” come la chiamano gli americani, per cui se crei un ambiente di lavoro confortevole e privo di stress, i risultati vengono fuori quasi “piovessero dal cielo”. E su questa condizione posso anche parlarne con cognizione di causa.
E poi c’è l’Hype, cioè l’euforia paradossa. Su questo aspetto ci sta lavorando parecchio e i risultati a quanto pare si vedono. Per un bel pezzo Musk si è tenuto alla larga dall’entrare nelle Crypto. Sebbene poi gli venisse attribuito di tutto, persino di essere Nakamoto. Il link? Molto tempo prima (nel 1999) aveva fondato Paypal, società che poi ha venduto per cifre ragguardevoli.
E’ chiaro che le entrate a gamba tesa su Bitcoin e Doge fanno parte di un qualche gioco, che forse neanche lo riguardano in modo del tutto diretto. Il fatto che spinga su Bitcoin e solo mesi dopo si “accorga” che il processo di mining di questo software sia un autentico buco nero energetico e di conseguenza ambientale, farebbe supporre che non sappia quasi nulla della materia.
E la riprova è appunto che tra tutte le crypto si mette a fare endorsement su Doge, praticamente l’unica moneta senza uno scopo e senza una governance chiara.
In genere segno su bitcoin tutti gli eventi degni di nota nel grafico. Ecco, penso che la discesa dovuta ai tweet negativi su Bitcoin abbiano poco a che fare con Musk. Visto che contestualmente la FED aveva dichiarato i tassi di inflazione che sono risultati sensibilmente più negativi delle attese. E il mercato intero, non solo quello crypto, ha reagito male. Qualche giorno più tardi il ban della Cina su questo settore a mio avviso ha messo il carico finale.
Non dico che i tweet di Musk non abbiano inciso, ma oggettivamente credo che il suo apporto sia da rivedere al ribasso. Ed invece leggo ovunque, anche qui su Hive, che Musk fa salire o scendere Bitcoin quasi ne fosse il Dio assoluto, il proprietario.
San Elon da Pretoria.
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