Ammetto che non avevo proprio fatto caso alle 2,5 stelle su 10 di IMDB. Cosmic Sin è un film fantascientifico visibile su Amazon Prime tra cui spicca il nome (e il faccione) di Bruce Willis sulla locandina.
Sicuramente Bruce non è Di Caprio, intendo non fisicamente, ma nella tipologia di ruoli per cui certi personaggi vengono chiamati solo in pellicole di una certa caratura. Ecco Willis ha fatto parte di film di un certo peso alternati ad altri decisamente di secondo piano.
Insomma, Cosmic Sin su regia di Edward Drake non è male sul piano sequenze e della fotografia. E’ proprio la storyboard e alcune scelte che lasciano basiti. In alcuni punti la recitazione (non di Willis ovviamente) sembra venire fuori direttamente da una produzione della Asylum, nota per produrre pellicole di serie B a livello industriale.
La trama vede un futuro semi-distopico dove l’uomo si trova ad avere il fatidico primo contatto con esseri alieni. Il primo contatto non va bene per nulla, e ne viene fuori una guerra. Il solito plotone di disperati poi aggiusta le cose.
Willis fa le veci dell’ex generale Ford che però a seguito di una guerra precedente è stato congedato con disonore. Il motivo è stato l’uso di armi di distruzione di massa. L’idea di dargli una sorta di aurea carismatica parte male, il solito cliché con la scenetta nel bar dove scoppia la rissa.
Il resto sono sequenze abbastanza banali e piuttosto mal raccontate. Infatti il primo contatto non avviene nella terra ma in un pianeta esterno. E da qui in poi parte la fiera delle incongruenze. Ci dovrebbe essere un teletrasporto, ma questi superstiti che hanno avuto uno scontro con gli alieni arrivano non si sa da dove con un astronave. Diverse sequenze dopo usano un portale di teletrasporto nei pressi di un pianeta che non era quello visto all’inizio. Ovviamente a partire il solito manipolo di gente che si trova per caso, dal figlio raccomandato e viziato, alla bella scienziata, insomma i soliti cliché.
Dal teletrasporto in poi non si capisce granché, scene senza un capo e una coda narrativa. Willis viene catturato, ma poi liberato con estrema facilità con una scena narrativa in cui non ci si capisce molto.
Poi arriva una sequenza totalmente messa a caso. Probabilmente qualcuno aveva la figlia sul set, e decidono di “imbucarla” perché avevano bisogno di riempire il minutaggio. Dopo un attacco degli alieni ad un avamposto dove sono morti quasi tutti, un personaggio di supporto a Willis trova questa bambina asiatica rimasta orfana a cui fa delle promesse strappalacrime. L’attore è tutto serio nell’interpretazione vista la situazione disperata dell’avamposto che sta per essere nuovamente attaccato. Per contro la bambina seduta per terra ride. Come una bambina riderebbe davanti alla telecamera del padre mentre la riprende al barbecue di famiglia. Chiaramente questa non è un attrice e non è che si potesse pretendere qualcosa. Il fatto è che la scena non serve assolutamente a nulla sul piano narrativo e sulla trama, anzi rende tutto ancora più posticcio di quanto già non lo fosse.
Le scene finali sul bar della rissa iniziale sono ancora più posticce. Insomma una porcheria di cui l’unica traccia sarà “cosmic sin” sulla pagina Wikipedia di Bruce Willis…
Image by masbebet christianto from Pixabay
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