Su Repubblica è rimasto per un discreto periodo un articolo a tutto campo sulla Società Brumbrum. L’articolo è incentrato sulla raccolta di fondi perché stanno lanciando un servizio di Noleggio auto che dovrebbe in qualche modo porsi come alternativa all’acquisto.
In realtà è da anni che il noleggio a medio – lungo termine, sopratutto indirizzato ai privati, cerca di attirare nuova clientela non business. Nel caso specifico Brumbrum è noto per vendere auto usate che però vengono acquistate solo ed esclusivamente da servizi di noleggio. Cioè al termine del noleggio, tipicamente di tre anni, l’auto torna al noleggiatore che la vende per realizzare un profitto. E Brumbrum le acquista, se hanno le caratteristiche corrette, per rivenderle.
Diciamo che noi come consumatori quando acquistiamo un auto usata dobbiamo fare un atto di fiducia. In particolare per i km che sappiamo essere regolarmente taroccati. Molti non sanno che quello è un reato penale, nonostante veda una persecuzione piuttosto blanda per non dire nulla. Tuttavia se il malcapitato si accorge della truffa e sporge denuncia presso le forze di polizia, l’autorità deve procedere d’ufficio con le indagini. Poi sarà il PM che decide se dare il rinvio in giudizio (il processo). Questa precisazione per dire che una società grossa e strutturata come Brumbrum difficilmente andrà a cercare rogne, sopratutto di immagine, scalando km. Cosa che invece il “garagino” di Ciccio Pasticcio potrebbe fare perché in qualche modo meno esposto ad un pericolo “mediatico”.
Ma torniamo al noleggio, in passato ne ho visti altri e questo non fa eccezione. L’offerta ai privati non è comparabile a quella aziendale. Infatti in qualche legge (credo abrogata) il noleggio permetteva di scalare gran parte del costo a livello fiscale poiché l’auto era considerata, ed effettivamente lo è, uno strumento di lavoro.
Ma il consumatore finale come sappiamo non scarica niente, anzi essendo “finale” deve sostenere tutti i costi. Quindi facciamo un paio di “conti della serva” e vediamo se conviene o meno.
Andando sul sito ci sono una serie di auto, e già qui si nota che il “taglio motoristico” è indirizzato all’utenza privata. Motorizzazioni per grossa parte benzina. Tra i primi esempi proposti prendiamo in esame la Ford Puma, un piccolo SUV di tendenza, bellino da vedere ben accessoriato. Sarebbe pure Hybrid, anche se si tratta di una piccola baggianata, visto che tra questo e il motore classico non c’è differenza considerando che la parte elettrica non permette di andare in giro a motore spento.
La formula offre tre tagli temporali, 36 mesi (3 anni), 48 mesi (4 anni) e 60 mesi (5 anni).
Per 36 mesi esiste un limite di 60000 km che arrivano sino a 100000 km a 60. Per ogni anno però esiste un limite di 20000 km. Fino a qui le cose sono “convenzionali“, cioè in genere il canone già comprende questi km e solo quando si sfora giustamente si va a pagare un sovrapprezzo chilometrico. Nel caso di specie però le cose sono strane.
Infatti esiste un costo al km di 0,12 centesimi che si applica sempre, sino al raggiungimento di 80 euro mensili (pari a 667 km). Oltre quella soglia (pare) non si pagano sovra prezzi. All’anno sarebbero poco più di 8000 km, ben distanti dai 20000 disponibili.
Prezzo 169 euro al mese per 36 mesi (3 anni) con anticipo 4.000 euro. Anticipo rispetto a cosa?! Mica la compro l’auto… in realtà è possibile non dare questo anticipo ma la rata sale a 279 euro. Nel primo caso sono 10084 euro, nel secondo (senza anticipo) 10044. Ovvero 40 euro in meno e oggettivamente mi sarei atteso il contrario ma vabbè.
E’ possibile scegliere di prolungare il noleggio da 36 a 60 mesi (5 anni) e qui le cose si ribaltano. Con l’anticipo di 4000 euro la rata sale a 209 euro, mentre senza rimane a 279. Rifacendo i totali viene 16450 nel primo caso e 16740 nel secondo. In effetti con l’anticipo risparmiamo 290 euro.
Alle cifre di cui sopra la variabile km che se raggiunta ogni mese corrisponde a massimo 960 euro in più l’anno. Non dovrebbero esserci altri costi, eccetto quello ovvio del carburante. Uso il condizionale perché il contratto non è visibile, ma immagino che l’auto vada riconsegnata come ce l’hanno data. Questo vale per qualsiasi noleggio, eventuali graffi o botte vanno “contabilizzate” e pagate a parte. Considerazione non secondaria dato che l’auto è particolarmente soggetta ad eventi di questo tipo, pensiamo all’auto parcheggiata al supermercato e quello di fianco apre la porta come se dovesse uscire al gran galà sul red carpet.
Quindi conviene il noleggio? E’ difficile rispondere e molto dipende da quanta strada fate e che tipo di strada fate (città, statale, autostrada). Non sto considerando la questione “smargiassa” cioè anche se faccio 100-200 km al mese e voglio avere il macchinone per una questione di immagine.
Se fate 20000 km l’anno, a meno che non siano di città e mi pare piuttosto improbabile, già la motorizzazione benzina non va bene perché poi il differenziale tra i due motori incide parecchio sul complessivo di spesa del carburante. Viceversa in quel range il noleggio avrebbe ancora un senso, ma come detto auto diesel partono da cifre decisamente più alte.
Con meno di 10000 km / anno secondo me conviene fare una attenta valutazione basata sulle oggettive esigenze personali. In ogni caso ogni tre anni dovreste sborsare 11K/euro (poco meno di 4k l’anno) una cifra che mi sembra piuttosto alta. Per altro su qualcosa che al suo termine non possiedi e non puoi quindi potenzialmente mitigare rivendendo appunto l’auto.
Però se non avete disponibilità economica propria con i finanziamenti auto “del nuovo” che vengono proposti di fatto è sostanzialmente identico al noleggio di cui sopra, anzi direi peggiore perché non potete nemmeno scegliere una vettura di un’altra marca nella fase di rinnovo. Oltre alla spada di Damocle derivata dalla maxi-rata finale.
I prezzi quindi sono in linea con la concorrenza e a mio avviso sono ancora elevati per l’utenza privata. Questo rende di fatto l’usato, o i km zero, ancora una alternativa credibile, paradossalmente più del nuovo.
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