Chissà se Omar Palermo, questo il nome che stava dietro al canale “Youtubo anche io” avesse mai immaginato di avere la notizia della propria dipartita da questo mondo addirittura nei giornali nazionali.
Avevo visto, o meglio scorso velocemente, alcuni suoi video, anche perché ad un certo punto stava fisso in Tendenze su Youtube Italia. La semplicità del suo format era talmente basica da essere allo stesso tempo geniale. C’è gente che si sbatte per le luci perfette, la fotocamera più costosa, i microfoni più raffinati, un set ricercato e di qualità… eppure non riuscirà mai a raggiungere i 570.000 subscribers che Omar aveva fatto.
I video del giovane calabrese non avevano nulla di tutto questo. Una telecamera, forse addirittura una webcam, il set era la sua cucina, fregandosene dello sfondo. Anche il format era assurdamente banale. Lui che si riprendeva mentre mangiava. Per queste cose c’è la parola mukbang che identifica proprio questo format, e “Youtubo anche io” ne era di sicuro il Re indiscusso.
Anche perché la velocità e la quantità di cibo che era in grado di ingerire erano quanto meno strabilianti. E come citato da molti giornali da non imitare perché Omar evidentemente aveva qualche disfunzione metabolica che gli consentiva queste performance. In un video l’ho visto spararsi una torta con i bigné come contorno. In uno dei video più famosi c’erano “i polletti rinforzanti” (come fossero patatine) non saprei quanti, ma io è già tanto se ne mangio uno. Lui li ha fatti sparire in men che non si dica.
Questo strambo spettacolo, perché poi di questo si trattava, non poteva non attirare hater e gente che lo giudicava. In effetti di lui non si sapeva poi molto per arrivare dare un qualsiasi giudizio. Sempre che se ne debba per forza darne uno, era la sua vita, non la nostra. Di sicuro non era uno stupido. Lo si evinceva dal modo di parlare, pacato, di un certo livello. Ma se vogliamo anche dal titolo del suo canale “Youtubo anche io“. Semplicemente geniale nella sua semplicità, come a dire ci provo anche io. Tutto questo gli è valso il titolo di “Maestro” che molti suoi iscritti gli hanno decretato. D’altronde la frase che citano i suoi fan in queste ore è:
La perfezione non è il nostro obbiettivo, ma la nostra tendenza
Omar Palermo
La parte interessante e forse affascinante è che una persona che non avrebbe avuto nessuna possibilità nel vecchio mondo mediatico, con il tubo anche lui ha avuto la sua occasione. Forse anche una sua piccola rivincita, 570.000 persone che lo guardavano regolarmente mangiare, probabilmente l’unica gioia della sua vita. Un fenomeno che andrebbe approfondito, perché non dovrebbe aver nessun senso logico, eppure è accaduto.
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