Avevo deciso di cominciare a scalpare sul mercato interno di Hive per poi fare successivamente un articolo che spiegava nel dettaglio cosa avevo fatto. Ma come al solito va tutto al contrario, anche se è un “bel contrario”. Poco male.
Mi piacerebbe pensare che l’effetto crash dell’impero di Zuckerberg occorso l’altro giorno, per altro manco mi ero accorto della cosa, abbia avuto come effetto quello dell’esplosione di Hive a livello di prezzo. Ma credo che le motivazioni siano altre. Molte altre alt-coin con configurazioni praticamente identiche a quelle della moneta “alvearia” hanno avuto lo stesso esito “esplosivo” verso l’alto.
Ora rimane da capire che aria tira per i giorni avvenire. La cosa migliore sarebbe che ad un dollaro si formi una resistenza di consolidamento e conseguente accumulo per poi ripartire verso altre mete, chiaramente superiori.
Purtroppo Hive resta altamente volatile, nonostante le vicende di scarsità sui mercati dovuti a Splinterlands e soci. Quindi la conformazione di una resistenza attorno al dollaro è fortemente condizionata da quello che Bitcoin andrà a combinare. Se vogliamo un effetto positivo c’è. La scalata che ha portato a bucare la resistenza dei 50K (di BTC) ha trascinato con se il ribasso di un discreto numero di alt-coin. Il motivo è spiegato da una specie di “riflusso” da parte dei trader che stavano operando in altre coppie. Per non perdere il treno di una salita certa, chiudono le posizioni per spostarsi dall’altra parte. Molto probabilmente per operazioni di breve termine.
Quindi un primo parametro è che Hive non è rimasto vittima di questo tipo di movimento, come per altro era già successo in passato, ed è una notizia buona oltre che interessante. Significa che i trader che avevano posizioni in Hive hanno deciso di tenerle, se non addirittura rilanciarle. Se le operazioni di breve termine vanno a concludersi, Hive è certamente finito nel mirino di moltissimi operatori che magari fino a una settimana fa manco conoscevano l’asset. Quindi potrebbero tenerlo d’occhio per aumentare i volumi se dovessero cominciare ad operarci sopra, anche solo per questioni di scalping.
In genere direi che una settimana di tempo sia necessaria per capire se si forma la resistenza e se la riesce a sostenere. Ma il mercato è piuttosto irrequieto, si passa da una settimana bearish a quella dopo bullish con uno stacco netto. Quindi anche l’analisi tecnici su più giorni vacilla non poco quando ci sono queste forze in gioco.
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