Lunedì scorso c’è stato l’evento, online, Apple principalmente dedicato ai Macbook Pro. L’anno scorso come molti sanno l’azienda di Cupertino aveva presentato Apple Silicon con il suo primo CHIP per apparati Desktop chiamato M1. Basato su System on Chip ARM, sostanzialmente la stessa architettura di quelli montati sugli iPhone ma con gli steroidi. I risultati sono stati strabilianti, anche perché Apple può giocare molto bene le sue carte. Avevo già spiegato in un vecchio post che di fatto con l’architettura hardware certa, perché la producono loro e solo loro, il software va di pari passo. Il fatto di mettere anche la CPU e GPU fatta in casa, ha fatto si che potessero lavorare e spingere esattamente nei punti dove gli altri per forza di cose perdono.
Si tratta di un vantaggio “tattico” enorme, perché la concorrenza non è in grado di fare altrettanto, ed anche se nascesse un concorrente con simili caratteristiche ci metterebbe non meno di un decennio, se tutto va bene, per arrivare a risultati tutti da verificare. Quindi Apple si è posizionata in modo tale da avere vantaggi abnormi in termini di concorrenza ed essere molto appetibile agli occhi dei consumatori, nonostante i prezzi che vedremo più avanti.
Lunedì quindi era chiamata a confermare la seconda fase della transizione ad Apple Silicon, e così è stato. Sono addirittura due i nuovi Chip, di fatto basati su M1 ma con una quantità di CORE maggiorata, come poi ci si aspettava. Di mio non mi aspettavo già ora quel numero di CORE, credevo che quelle cifre le avrebbero tenute per la versione due, ed invece mi hanno sorpreso. Sulla carta i due nuovi processori sono davvero mostruosi, se già M1 era qualcosa di superlativo, M1 Pro e M1 MAX sono qualcosa di fuori da ogni schema.
Quindi con queste premesse Apple è in grado non solo di comandare il mercato, ma di delineare le linee guida. In passato aveva fatto questa cosa sulla parte di design, molte scelte anche criticate rispondevano ad esigenze estetiche ancora prima di quelle ergonomiche. Tuttavia nel tempo la dirigenza è cambiata e a quanto pare questo si riflette anche sui prodotti.
I nuovi Macbook Pro 14 e 16 pollici del 2021 sono davvero brutti. Neanche da paragonare, sul piano del design ovviamente, al mio Macbook Pro attuale. Sono più spessi, ma senza i trucchi per dare un effetto ottico che lo rendano più snello. Hanno reintrodotto porte che avevano tolto e che a dire il vero la gente chiedeva da tempo. Tra cui il mag-safe levato nel 2015. Ritorna una porta HDMI full size e una porta per le sd-card.
Il risultato estetico complessivo è come detto orrendo, sembra di guardare un prodotto del 2013, tozzo, con porte che rompono le simmetrie visive. Sul piano laterale i piedini a sbalzo, roba che non si vedeva da boh… neanche ricordo quanto. Ma le cose peggiorano quando si alza il coperchio dello schermo.
Partiamo dal fatto che la tastiera ha perso la touch bar. Mai amata, è evidente. Ma qui è dannatamente colpa di Apple che per prima non ci ha creduto, e a mio avviso stupidamente, perché il sistema aveva un grosso potenziale. E’ chiaro che questo particolare non fosse game-changer e sopratutto non potesse essere appetibile a livello di prezzo. Cioè se lo stesso prodotto lo vendo a meno con la tastiera fisica è chiaro che la gente comprerà questa. Anche in questo caso la dirigenza che l’aveva partorita poi è cambiata e chi è venuto dopo se ne è fregato. Peccato, davvero.
Poi passiamo a quello che in questi giorni viene dibattuto e forse un po’ troppo sovrastimato. Hanno cercato anche qui di accontentare i tanti che chiedevano i bordi più piccoli, e così è stato. Ma a quanto pare ci sta la fregatura, per far stare la fotocamera hanno introdotto il Notch in uno schermo del computer! Personalmente non è tanto la presenza del Notch a lasciarmi perplesso, quanto la sua dimensione che non trova una spiegazione logica. Sugli iPhone sappiamo che quell’area è decisamente densa di sensori con precise funzioni. Ma sui nuovi Macbook non ci sta il Face-ID, che poteva anche avere senso, ma è presente il Touch-ID. Quindi possibile che la webcam e il sensore di luminosità occupino così tanto spazio?!
Ci sono poi domande che scopriremo presto. Ad esempio il mouse come si comporterà in quella zona, ci passa attraverso o tocca “fare il giro”. Sui dispositivi touch non abbiamo il puntatore. Se poi la zona della barra superiore ha più voci tanto da arrivare in zona che succede, viene ripreso dall’altra parte?
Personalmente sono arrivato alla conclusione che questi Macbook Pro siano davvero Pro, nel senso che più che il design, che ha comunque sempre contraddistinto Apple, abbiano pensato alla praticità. Un arma che potrebbe essere a doppio taglio, perché questi prodotti sono già percepiti come vecchi oggi, figurarsi fra 2-4 anni. In seconda analisi ma a chi serve un M1 Pro o un M1 MAX? a chi fa video editing davvero spinto, chi fa uso di editing fotografico a livelli davvero elevati, chi fa grafica 3D. Questo porta anche alla considerazione sui prezzi, davvero elevati. Si sa la roba Apple costa, in questo caso i prezzi sono comunque allineati nei tagli di partenza alla generazione precedente, ma poi diventano davvero elevati ed hanno senso solo se ricadete nelle sopra citate categorie professionali.
Per tutti gli altri, cioè il 90% della platea, me compreso che mi attesto sulla programmazione, queste macchine non servono. M1 non solo basta, ma da solo avanza almeno per i prossimi 5 anni abbondanti.
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