Ci risiamo, la regina delle rimodulazioni, cioè TIM, ovvero Telecom Italia (ri)Modulazioni, si lancia ancora, d’altronde era rimasta ferma quasi un anno.
COMUNICAZIONE IMPORTANTE – MODIFICA DELLE CONDIZIONI ECONOMICHE DELLA TUA OFFERTA Smart Premium
Dal 1° marzo 2023, per esigenze economiche dovute al mutamento del cotesto di mercato, anche connesse alla necessità di continuare ad investire sulle reti di nuova generazione, così da fornire livelli di servizio sempre in linea con le crescenti esigenze dei Clienti, il costo mensile della tua offerta Smart Premium, che trovi evidenziato in blu nella pagina «Dettaglio dei costi» di questa fattura, aumenterà di 2 euro al mese (IVA al 22% inclusa).
In sostanza dai 29 euro di partenza del 2015, siamo arrivati ai 47 attuali, di cui a marzo diventeranno 49. Oggettivamente troppo, visto che loro stessi fanno pagare la metà in modalità “acchiappa nuovi clienti”. Salvo appunto poi fare il giochino delle rimodulazioni.
Nel frattempo, di concorrenti ce ne stanno a quintali, quindi si ripropone il gioco che si era presentato nel mobile un decennio fa. Quello per cui Fabio De Luigi faceva il celebre sketch del “nuovo cliente versus vecchio cliente”. Dove il primo era un privilegiato, mentre il secondo una sottospecie di scarto della società.
Ma la cosa mica è finita qui, già perché il bello deve arrivare. Il contratto viene ulteriormente rimodulato in modo quanto meno curioso con questa ulteriore comunicazione.
COMUNICAZIONE IMPORTANTE – MODIFICA CONTRATTUALE: ADEGUAMENTO ANNUALE DEI PREZZI DELLA TUA OFFERTA Smart Premium
I cambiamenti dello scenario macroeconomico recentemente intervenuti, con particolare riferimento ai costi energetici e delle materie prime, incidono negativamente sull’equilibrio economico dei servizi forniti da TIM, rendendo quindi necessario, così come avvenuto in altri settori dell’economia italiana, prevedere un meccanismo predeterminato di adeguamento annuale dei prezzi praticati ai clienti finali.
In considerazione delle esigenze sopra descritte, ti comunichiamo che il canone mensile della tua Offerta Smart Premium sarà incrementato, con cadenza annuale, in misura percentuale pari all’indice di inflazione (IPCA) rilevato dall’ISTAT, non tenendo conto di eventuali valori negativi dello stesso, maggiorato di un coefficiente pari a 3,5 punti percentuali. L’incremento percentuale annuo del canone mensile della tua Offerta, dato dalla somma dell’IPCA e di detto coefficiente di maggiorazione, non potrà complessivamente superare il valore del 10%.
La variazione del canone mensile dell’Offerta avrà decorrenza dal 1° aprile di ciascun anno, con riferimento al valore dell’indice IPCA rilevato per l’anno solare precedente, incrementato come sopra precisato. Tale variazione sarà effettuata una sola volta per ciascun anno solare. La prima variazione annuale del canone mensile dell’Offerta sarà effettuata a partire dal 1° aprile 2024, con riferimento al valore dell’IPCA rilevato per l’anno solare 2023, aumentato del suddetto coefficiente di maggiorazione.
Una supercazzola di dimensioni epiche. In sostanza si prevede l’adeguamento all’inflazione annuale, non tenendo conto di valori negativi! Cioè se l’inflazione va sottozero, ‘sti gran cazzi, l’aumento rimane. Anzi… qualsiasi valore venga fuori, viene aumentato del 3,5%, però ci fanno sapere che mai supereranno il 10%, chiaramente annuo.
Peccato che esista una cosa chiamato interesse composto, che questi pensano di rifilare ai clienti. In sostanza l’abbonamento andrà a sfondare i 100 euro nel giro di qualche anno.
Vabbè, come dire, arrivederci e grazie, farò il giro da qualche altra parte, caso mai tra un lustro ci si rivede, tanto appunto questa specie di porcheria contrattuale durerà appunto qualche anno, stante la totale insostenibilità logica fuori mercato, e forse pure fuori legge.
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Mister Fritz – Walter's blog
[…] l’addio forzoso a Telecom i primi mesi dell’anno, ne avevo parlato in questo post, sono passato ad altro […]
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