Non ricordo in quale post, ma l’avevo scritto e lo ribadisco qui. Della green economy, transizioni energetica e quello che ci orbita attorno, interessa alla gente fino a quando ci saranno gli incentivi.
Leggasi il caro e vecchio vantaggio o tornaconto. Poi certamente ci sono quelli realmente convinti, ma sono quattro gatti.
Se guardiamo sui numeri grossi, la massa, l’auto elettrica è informalmente fallita, Tesla a parte. Già perché il marchio americano sta facendo letteralmente un altro sport in cui compete da solo. Tesla non vende le auto, ma un ecosistema che per altro non è ancora completo. Do you remember Apple? Ecco… il concetto è lo stesso.
Ma se togliamo loro, il resto del mercato elettrico è un totale disastro. Ad inizio anno Stellantis lancia la nuova 500 Abarth che è solo elettrica. Un giocattolo da 40K che per altro ha le stesse prestazioni della 500 normale, è solo (un po’) diversa esteticamente. Risultato, dal lancio ne hanno vendute 14… e dire che fossero state 1400 sarebbe stato un flop colossale.
I Tedeschi hanno letteralmente fatto retromarcia, bloccando il nuovo modello già pronto sulla linea di produzione a data da destinarsi. Modelli solo elettrici stanno vedendo una revisione per ficcarci dentro anche il vecchio endotermico. Qualcuno addirittura arriva ad abiurare il tutto ripresentando il Diesel.
Il fallimento non è solo delle case automobilistiche, ma anche della politica. Il termine del 2035 con lo stop alle auto termiche dovrà essere rivisto. Era già utopia nel caso ci fosse già oggi un mercato sostenuto, ma allo stato attuale con il congelamento di praticamente tutti piani industriali, la legge sarà inapplicabile de-facto.
Ciliegina sulla torta, anche i gestori delle colonnine che avevano piani con prezzi per KWh tra 0.3 – 0.4 hanno rimodulato per andare da 0.8 in su. O per tradurla in termini “rudi”, un pieno virtuale dell’elettrico oggi costa di più di un classico benzina, che sarebbe già caro di suo.
Oggettivamente mi chiedo cosa stiano pensando o quali dati improbabili vedono nelle stanze di comando dei gruppi industriali. Tipo la Lancia “Y” che fino all’altro giorno il prezzo orbitava sui 10k. Ebbene la nuova versione diventa “Premium” e il prezzo sale ad un improbabile 40K.
Mi chiedo come cavolo sia possibile che una vettura vista e percepita come economica, di botto diventa una roba fuori target totale. Cioè l’utente comune, quello che non segue il settore, va in concessionaria e rimane disorientato. Chi invece ha quei soldi mai verrà in concessionaria, perché nemmeno la considera nel suo target.
Gli incentivi si sono persi per strada, come è successo a me. Chiedo il preventivo per una Plug-in e mi sparano un prezzo improbabile, in pratica lo sconto lo hanno ficcato sul prezzo di listino, non su quello reale. Gli incentivi se li intascavano loro, l’auto agli acquirenti costava come prima, anzi di più. Risultato, come ho fatto io, grazie le farò sapere.
Non compro io, non compra lui, come diceva Totò è la somma a fare il totale, in questo caso dell’invenduto. L’auto elettrica è tecnicamente fallita. Mi rimane il dubbio, ma se invece avesse funzionato, come ce la saremo giocata con il sistema distributivo della corrente elettrica? Forse non lo sapremo mai.
Scopri di più da Walter's blog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.