Uno dei warning che spesso si sentono riguardo all’intelligenza artificiale, è che andranno a sottrarre lavoro, o cancellare determinati lavori.
La tecnologia ha sempre fatto questo, ma allo stesso tempo ne ha creati di nuovi. Lo youtuber, per dirne uno particolare, non esisteva fino ad una dozzina di anni fa.
Ma oggi parliamo di una cosa particolare. Stack Overflow, il sito di domande e risposte (fatte e date dagli utenti) per lo più noto in ambito programmazione, ha stretto un accordo con Open Ai.
L’accordo prevede che l’azienda di Sam Altman possa prendere i dati per allenare la sua AI senza limitazioni, in cambio Stack Overflow potrà usare Chat-GPT sulla sua piattaforma Overflow AI.
Impossibile non percepire un senso di sfiducia e di essere sfruttati, persino da me che praticamente avrò risposto a, letteralmente, due domande. Immagino quelli che si sono letteralmente rotti i cosiddetti per aiutare il prossimo con migliaia di risposte.
Le risposte date non si possono cancellare, ma solo modifiche lievi in caso ci siano dati personali o sensibili. Tipo ho pubblicato una porzione di codice che mostra l’indirizzo IP di una macchina, o la username di qualcosa.
Qualcuno ha cominciato a mettere dei messaggi di protesta, ma prima è stato bannato per un periodo di tempo, e poco dopo la risposta originale è stata ripristinata.
Questo succede quando non si leggono i termini di servizio. E ovviamente nessuno lo fa, manco io. Di fatto il know-how social non è più tuo e un bel giorno l’azienda tanto “friendly” passa all’incasso, mentre tu ti rendi conto di aver lavorato gratis.
È chiaro che Stack Overflow è un morto che cammina, i chat-bot in salsa AI sono partiti proprio da quel modello, rispondere alle domande. Certo che con questa mossa oltre ad aver premuto sul pedale del gas alla fine del progetto, hai pure pesantemente minato quello successivo che per altro non è nemmeno partito.
Di questo ringrazieranno Github in primis, che infatti da tempo ha inserito una tab discussion nei progetti, ma le alternative più che valide come https://dev.to
Chiaramente finché pure questi non si inventano la qualunque, visto che i termini di servizio sempre quelli rimangono.
Quindi per Stack Overflow è l’inizio della fine, già prima la popolarità era in calo. Dopo questa caduta di stile sarà interessante vedere quanto la sua “spinta cinetica” specie da Google, gli permetta di tirare avanti.
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