Per vari motivi stavamo guardando, assieme ad un collega, il sito web di un’azienda che fa scavi, edilizia, progettazioni e… Information Technology. Siamo scoppiati a ridere, perché oramai la nostra professione è così. Per un po’ ci siamo scambiati battute, buttando argomenti totalmente a caso per poi terminare con “e l’IT”.
A riprova, su Linkedin leggo quanto segue:
È in corso “Transport Logistic”, appuntamento che, con cadenza biennale, riunisce a Monaco di Baviera i principali operatori su scala mondiale nei settori della logistica, dei trasporti, della gestione della supply chain e dell’IT.
Anche qui, come potete notare si parla di cose su un preciso e determinato contesto, e poi come l’invitato all’ultimo secondo che non c’entra un tubo con gli altri. Information Technology, cioè gli informatici a tutto tondo per dirla terra-terra.
Ora posso capire che l’informatica oramai metto il naso sulla qualunque, per cui anche io mi sono ritrovato uno sproposito di volte come il passe-partout in situazioni potenzialmente distantissime dal mio contesto. Ma che in qualche modo non solo ci entravo, ma risultavo (talvolta assurdamente) centrale a suo modo nel contesto. Cioè qualcuno ci infila una spruzzata di IT per dare un tono di importanza, spesso finendo con il dare il 90% dello sforzo economico proprio lì, magari perdendo di vista il core business principale. Non sto neanche a dirlo, con risultati modesti ma spacciati come Milestone aziendali importantissime.
È chiaro che se queste situazioni le ho vissute in prima persona, non siano statisticamente degli unicorni, ma accadano molto spesso, tanto da attirare la qualunque nei vari settori e ficcarci dentro la sezione informatica. Vedi mai che qualche allocco ci caschi.
Perché non ci vuole chissà quale fine analista per capire che la “sezione informatica” di questa o quell’altra azienda, che di base non sono dell’ambito IT, sul capitale umano si dispone di uno che si arrabatta con un po’ di troubleshooting spicciolo tra il PC Desktop aziendale e la stampante.
Poi mi ritrovo io ad aver a che fare con questi, ovviamente impantanati al primo problema nemmeno granché serio. Per cui trovi aziende che vantano di aver fatto la rete aziendale, ovviamente piatta come la pista di bowling, dove una biglia tira giù tutti i birilli manco fossero di carta. Oppure l’azienda software che si vanta di fare tutto in full stack development, ma disconosce le basi dei protocolli di comunicazione. Per cui non funziona una mazza e danno la colpa a chiunque fuorché a loro stessi.
Ho perso il conto di aneddoti e situazioni simili. D’altronde ci sono questi novelli tutto fare, hai bisogno di una bella pitturata, nuovi infissi? e crepi l’avarizia, ti rifacciamo pure la rete aziendale informatica con tutti i server.
Come dice il detto “se il buongiorno si vede dal mattino” dopo il passaggio degli unni, ovvio che dopo sei mesi l’intonaco si scrosta e l’infisso se lo apri ti cade in testa. La rete i server che non vanno forse sono un problema secondario a questo punto…
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