Era solo questione di tempo prima che accadesse. Certo questo giro suona molto come “diamo la colpa all’intelligenza artificiale” per sviare l’attenzione, ma poco cambia.
Per chi non l’ha letto, e ammetto di aver fruito sommessamente (e annoiatamente) di qualche titolo e relativo occhiello, un professore di tedesco ha scritto un post su Facebook che ha attirato l’attenzione mediatica italiana, visto che lo stesso riportava minaccia alla figlia della Premier.
Non entro nel merito della diatriba politica, se non per deprecare una frase stupida quanto assurda verso una bambina che manco conosce. Il tutto solo per astio politico. Neanche a dire che fosse un analfabeta funzionale, visto che è pure professore ed insegna. Tra l’altro nel mezzo di un clima pesante dovuto al totale non-sense dei femminicidi che si susseguono in modo del tutto surreale ed imprevedibile. Minacciare una donna e pure la figlia non è proprio segno di intelligenza.
beh un post sulla AI non poteva avere la sua immagine generata
Poi dopo vari giri e rigiri ha dato la colpa a Chat GPT, le ha chiesto un post contro il primo Ministro Giorgia Meloni, che sarebbe quello poi incriminato. Quindi ci siamo arrivati “me lo ha detto Chat GPT” come fosse la voce del divino, quella definitiva per certo.
Da qui in poi sarà delirio. Ovvio che l’intelligenza (si fa per dire) artificiale la uso anche io, ma almeno ogni tot faccio una contro verifica, cioè gli chiedo qualcosa che già so. Siccome una risposta te la deve dare sempre e comunque, c’è una più che discreta possibilità che ti stia sparando delle panzane incredibili.
L’altro giorno un collega, davanti alla mia imprecazione “la AI non capisce una mazza” dopo che mi aveva sparato una palese scemenza. Mi ha detto “devi chiedergli se è sicuro della risposta”. Neanche a dirlo, in effetti ha poi cambiato il senso della risposta in modo palese. Ma questo non è sistematico, a volte lo fa, altre volte no.
Persino davanti alle richieste “mi fai un riassunto” di un documento, è meglio contro verificare, specie se il riassunto sembra strano, perché capita che prenda fischi per fiaschi e ribalti totalmente il concetto logico espresso nella sorgente.
Questa folle corsa al nuovo oracolo sta diventando sempre più pericolosa. E’ chiaro che certe risposte siano corrette, se gli chiedi quanto fa due più due indubbiamente sarà giusto, oltre che verificabile da chiunque. Ma chiedere una frase contro il primo Ministro, oltre che fuori logica visto che se lo stai facendo evidentemente ti mancano pure gli argomenti, è chiaro che prenderà le accozzaglie giornalistiche che escono freneticamente ogni giorno, Mischiandole alle parole della Premier stessa, viene fuori una roba a caso. La AI non sa nemmeno chi sia il soggetto, se non per la ricorsività del suo cognome, per altro sventuratamente assimilabile a quella di un frutto.
Come dire, di male in peggio. La massa già è ignorante sul piano di cultura informatica, e con questa nuova moda, destinata comunque a rimanere in un modo o nell’altro, la situazione sarà destinata a peggiorare.
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