Come già fatto notare da molti altri, impossibile citare le promesse da marinaio su Windows 10. Ovvero quella sarebbe stata l’ultima versione, poiché come viene chiamata in gergo tecnico avrebbe dovuto essere una “rolling release”. Cioè ricevere aggiornamenti all’infinito.
MacOS come Ubuntu, per fare un esempio tra i tanti, sono sostanzialmente delle finte rolling release. Ovvero lo sono, ma allo stesso tempo si avvantaggiano per lo più della parte mediatica di un annuncio per un nuovo rilascio. Quello della Apple in particolare modo.
MacOS infatti subisce delle novità, ma in realtà sono tutte evoluzioni (o dismissioni in taluni casi) di quello che già c’era prima. Quelle più evidenti sono state Yosemite e Big Sur che hanno visto nel primo caso un re-design della parte grafica, nel secondo un aggiornamento.
Microsoft invece inciampa spesso in uno stato semi-confusionale tra una pessima comunicazione e talvolta rifacimenti più o meno drastici. In realtà da Windows Vista in qua, anche loro non hanno fatto una ricostruzione totale, di certo però tra le versioni le differenze sono state abbastanza sensibili.
Windows 8 addirittura aveva un Menu Start decisamente troppo diverso tanto da non essere “digerito” dall’utenza. Con Windows 11 mi pare si tenti di riproporre Windows Vista, almeno sul lato grafico. Lo stato “vetrato” con gli effetti glossy, di semi trasparenza risaltano fuori. Non fu un caso che Windows 8 e 10 fossero sensibilmente più veloci dei predecessori… per forza questi effetti erano decisamente pesanti. Oggi con l’hardware medio a disposizione la cosa sarà superata.
Ed è per questo che presumo su Hardware più datato convenga stare su Windows 10, almeno fino al fine vita di quel dispositivo, in attesa di comprarne uno più moderno.
Per le novità; la barra delle applicazioni sarà sensibilmente differente per molti versi più simile alla Dock di MacOS. Lo start sarà centrale e forse questa sarà la parte più “complicata” da far passare. Ma sopratutto la funzionalità sarà molto più simile a spotlight, sebbene più “ingombrante” dal punto di vista visivo. Anche in questo caso il Menù classico di fatto è declassato in favore di una ricerca omni-comprensiva tra programmi, file e ricerche su internet.
Vengono riproposti i Widget che proprio in Vista avevano fatto capolino. Qui è piuttosto interessante, perché di fatto si rifanno ad un desktop apposito che viene richiamato sulla sinistra, simile alla Widget Page di IOS. Peccato che questa cosa sarà un flop. Infatti ci aveva provato già Apple nel decennio scorso, e pur con l’utilizzo facilitato delle “gesture” fu un mezzo flop. Lo ha poi riconvertito, questa volta a copiare è stata Apple su Windows 8/10, con la barra a destra delle notifiche che permette di inserire anche i Widget. Ma per quanto si sa è ancora un flop. Come per altro lo è in Windows 10, nessuno degli utenti “medi” attiva mai quella zona.
La messaggistica vedrà Teams come vettore principale… anche qui si vede un gran pasticcio. Microsoft aveva comprato a cifre spropositate Skype che di sicuro è ben più famoso e conta ancora parecchia utenza. Per altro l’utilizzo di Teams è sempre stato piuttosto macchinoso, incentrato per lo più come concetto di business aziendale (appunto il lavoro in team all’interno dell’azienda, non con terzi). Vedremo, ma partire ora con questa politica è già un mezzo fallimento dal punto di vista mediatico che deve tentare di farsi strada in mezzo a nomi ben più noti.
Infine le app di Android sbarcano su Windows… ma non sono quelle di Google, bensì è l’app Store di Amazon. Il che è piuttosto surreale. Possono esserci due spiegazioni, non c’è stato l’accordo tra le due società, oppure la cosa avrebbe attirato l’attenzione dell’anti-trust europea. Resta il fatto che per usare le app android in Windows, al netto di poi come queste funzioneranno realmente, è necessario un account Amazon. Un regalino niente male verso l’azienda di Seattle. Che non è che ne avesse bisogno, quando si dice “piove sul bagnato”.
Una cosa positiva che è addirittura migliorata, sono la disposizione delle finestre sul desktop in base a “punti magnetici“. Ora si aggiungo dei template che facilitano ancora di più l’operazione. Questa è sicuramente una feature che verrà usata ed apprezzata.
Alla fine mi frulla in testa una domanda… ma ne avevamo bisogno?
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