Nel 2003 Microsoft presenta un prodotto che pochi conosceranno, molti meno lo ricorderanno. Microsoft Frontpage, un prodotto che faceva parte della famiglia Office e di fatto “sdoganava” il concetto di WYSIWYG, cioè quello che vedi è ciò che otterrai, e si riferiva in modo specifico all’HTML.
Fino ad allora fare il “webmaster“, altra parola scomparsa nella notte dei tempi, era qualcosa decisamente alla portata di pochi. Infatti si occupava di programmare letteralmente le pagine, creare la grafica, comporre i contenuti, comprare il dominio, istruire il server ad ospitare il dominio e le pagine, fare pubblicità o se vogliamo l’equivalente della odierna SEO. Ah e aggiornare il tutto quando necessario.
In pratica da solo faceva quello che oggi fanno minimo 5 o 6 persone. Tutto questo sino all’arrivo di Frontpage. Infatti da li in poi è stato una sorta di sparti acque, con Frontpage non occorreva essere programmatori, saper caricare dei file in un server. Chiunque diventava Webmaster avendo un quarto delle conoscenze della figura originale, e che ovviamente per tale conseguenza entrava nella sua fase di decadenza.
Tralasciamo il fatto che il codice prodotto da Frontpage fosse spazzatura e che i siti venissero fuori con lo stampino, dato che tutti usano gli stessi template. Da li a poco Macromedia fece Dreamweaver, un altro prodotto WYSIWYG ma decisamente migliore. I Webmaster erano definitivamente “morti” e dalla loro dipartita nascevano svariate figure specializzate in aree più selettive.
Questa “lezione di storia” perché qualcosa di dannatamente simile si sta ripentendo, proprio ora, proprio oggi. Sempre Microsoft, o meglio la controllata Github, ha presentato Copilot. Che cosa è? in sostanza il programmatore che prima scriveva il codice, adesso chiederà ad un software di intelligenza artificiale di scriverlo per lui. Basterà dirgli cosa vogliamo e lui compila il codice, se non ci aggrada gli chiederemo di riprovare con un altro approccio.
Chiaramente possiamo intervenire, modificare eccetera. Che richiede obbligatoriamente di saper leggere quel linguaggio e capire quale senso / intento abbia il codice. E’ ancora in uno stato iniziale, ma comunque già in qualche modo fruibile.
Si tratta di un passaggio fondamentale che segnerà il futuro della figura del programmatore, indipendentemente dal linguaggio usato. Da una parte sono stati i programmatori stessi ad agevolare questo sistema, tra le risposte su Stackoverflow e il codice su Github stesso, l’intelligenza artificiale dispone di una biblioteca sterminata a costo zero. Dall’altra la questione andrà inevitabilmente ad impattare su competenze, costi o stipendi (a seconda di quale parte la guardate), abbassamento della soglia di accesso alle masse o quasi.
Sullo sfondo già si preannuncia una nuova guerra dei colossi. Github/Microsoft non sono i soli, anche Amazon sta lavorando ad un sistema identico, ed è presumibile che pure Google ed Apple stiano facendo qualcosa.
Tradotto in parole semplici, la figura del programmatore potrebbe essere alla soglia della sua estinzione. Nasceranno quindi figure nuove, come fu per il webmaster probabile che ci sia una divisione e settorializzazione di competenze ancora più specifiche.
Una cosa è certa, in questo settore non ci si annoia proprio mai.
Photo by luis gomes on Pexels.com
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