Ne ho viste di cose che voi umani…
Era il 1995 e una sera un amico ci dice che nel paese vicino al nostro, fuori dalla città c’era questo locale che aveva Internet. Un locale dove normalmente non lo avresti mai considerato. Prima di quella strana conversione credo fosse un locale dove facevano anche latino americano.
La parola Internet Cafè sarebbe arrivata più tardi. A dire il vero nel 1994 avevo visto brevemente qualcosa a casa di un conoscente. Ma non è che avessi capito granché, visto che questo viaggiava piuttosto alto a livello di money. Aveva tutta roba della Apple con stazione Silicon Graphics. Era il primo sistema Apple che vedevo, inoltre qui già avevano il suono 5.1 che io avrei sentito solo 5 anni più tardi. Insomma ricordo vagamente che si fosse collegato per qualche minuto, ma io ero ancora a chiedermi come apparisse, cioè lo paragonavo ad un programma. Quindi mi aspettavo una qualche interfaccia grafica.
Nel locale invece vidi per la prima volta Netscape Navigator. Ero ipnotizzato dal riquadrino in alto a destra dove si vedeva il logo animato. Non so il perché, mi successe poi lo stesso con il primo Internet Explorer che lo copiava. Magari non la prima volta, ma poi sapevo che fosse un gif animata.
Tuttavia quello che nel locale andava alla grandissima era Mirc32, un programma per chattare nelle stanze IRC (internet relay chat). Anche perché il locale di sicuro avrà avuto uno o due Modem 9600bps, quindi aprire una pagina all’epoca era un po’ utopico. Diversamente la chat viaggiava bene.
Meno di un anno dopo avevo anche io un modem 9600 bps, ma di Mirc32 me ne feci poco, cioè lo usai a sprazzi qua e la, ma meno di quanto mi sarei aspettato al tempo. Usenet, o se volete i Newsgroup, che erano integrati in Outlook Express, ecco quelli per me furono una rivoluzione.
Un luogo, mischiato dentro la posta elettronica, dove letteralmente si è costruita internet. C’erano, o meglio ci sono, appunto i gruppi, divisi per argomento. E quello è il main topic, poi dentro ognuno apriva un Thread e si avviava una discussione. Il momento in cui nascono anche i Troll, ma allora rispetto ad oggi sapevamo tenerli a bada. Don’t feed the troll, cioè ignoralo. Eppure c’erano dei gruppi in cui i Troll erano delle vere e proprie celebrità. Tipo quello dell’ufologia o delle esplorazioni spaziali.
Ricordo di questo personaggio che diceva di aver inventato un nuovo metodo di propulsione “non newtoniana”. In pratica sto qua gufava ad ogni lancio della Nasa o dell’agenzia russa. Di quando in quando presentava delle foto di parti del suo prototipo, cioè delle cose metalliche accrocchiate a caso, a volte legate da uno spago. Ovviamente lo spasso era tutto il resto, lui che rispondeva in tono serio mentre il mondo lo prendeva per il culo, il più delle volte con cognizione di causa.
Sui newsgroup, con un messaggio, riuscii ad uscire dal virtuale al reale. Allora il multiplayer su internet era utopia, creammo il gruppo del Lanparty che mi avrebbe allietato per il decennio successivo, per altro conoscendo persone che non avrei avuto modo di conoscere, con le stesse passioni.
Nel frattempo il 9600 è diventato 14400, poi 56K fino al 64K (o 128K con doppia telefonata) dell’ISDN. Ma nel 2003 ricordo la sera in cui avevo per la prima volta l’ADSL in casa. Un salto epocale, always on, cioè sempre disponibile, non c’era più la connessione per altro a tempo. Il paese dei balocchi. Allo stesso tempo però l’Internet primordiale, quella dove eravamo quattro gatti geek era al suo termine.
Con l’arrivo dei telefonini Internet è esploso, demograficamente e qualitativamente. Oggi letteralmente è ovunque, se dovesse venire meno sarebbe un casino assurdo, non funzionerebbe un tubo.
Oggi c’è la Blockchain domani forse il metaverse. Un po’ invidio quelle persone entusiaste, come lo ero io a quel tempo. Oggi questo mondo lo capisco e “digerisco” ma l’effetto WOW e lo stupore, quello è scomparso da tempo, come i bagliori dei raggi B alle porte di Tannhäuser.
Articolo pubblicato sulla Blockchain Hive.
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