Inutile dire che la dipartita di Piero Angela dispiace. Una persona mai sopra le righe che ha portato la divulgazione scientifica ad un livello comprensibile senza la necessità di estremizzare o fare lo show improbabile. Eppure, il suo era, anzi è, un programma televisivo. Che di estremismi, sensazionalismi ci vive per default. Altrimenti lo share non arriva.
Di fatto una anomalia televisiva, quando invece dovrebbe essere la norma. In una lettera postuma riporta la frase “fate la vostra parte”. In particolare modo si riferisce al nostro paese, anche qui da italiano quale era. Taglio un po’ quella frase, perché il clima di elezioni fa dirottare in direzioni non volute.
Fare la nostra parte, come divulgazione scientifica o del sapere. Dovrebbe essere una frase banale, persino scontata. Ed invece per quanto possa sembrare assurdo ci troviamo in un periodo storico addirittura opposto.
Un esempio su tutti, cito il terrapiattismo. Una roba che non dovrebbe minimamente esistere, perché basta prendere un aereo di linea con vista sul finestrino e fare alcune considerazioni visive. O se fa troppa fatica, guardare il timelapse in uno dei due poli in estate, dove il sole gira in tondo senza mai tramontare.
Ed invece il terrapiattismo è un movimento con parecchie persone. Se credono alla terra piatta, confutata da Galileo Galilei nel 1600, potrebbero credere alle mucche che volano o chissà cosa.
E oramai il complottismo, come lo è poi il concept terrapiattista, si annida ovunque. Per altro nella totale idiozia imperante, cioè persino le trilobiti avevano uno scopo, mentre i complotti sono totalmente privi di scopo e razionalità. Si muoverebbero capitali e sforzi umani senza precedenti per il nulla.
Prendiamo l’esempio delle scie chimiche. Gran parte afferma che si buttano sostanze in aria per le più improbabili sotto-teorie. Solo di logistica e personale sarebbe una impresa titanica. Ma tipo buttare le suddette sostanze nelle falde acquifere non sarebbe più semplice e nessuno ti vede?!
Ecco che quindi la divulgazione scientifica o della conoscenza del mondo attuale ha pienamente senso. Pur con la dovuta analisi critica, perché la Scienza non è a sua volta perfetta e attraverso nuove scoperte o invenzioni diventa perfettibile.
Nel dicembre 1901 Henri Poincaré, uno dei massimi matematici del tempo, afferma che dopo aver fatto i calcoli, Marconi ha torto. Oggi sappiamo come stanno le cose, ma nel nostro tempo un ipotetico nuovo Guglielmo rischierebbe di rimanere un cazzaro a vita. Perché davanti a lui ci sarebbe una schiera di complottari o cazzari reali che spesso attenzionano i media a dispetto di chi lo meriterebbe.
Dobbiamo quindi fare la nostra parte… ma ci riusciremo?
Scopri di più da Walter's blog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.