Scopro dall’ultima bolletta che FamosaMegaDittaDelTelefono vuole darmi gratis la fibra ottica senza farmi pagare nulla. Come al solito essendo in Italia queste cose sono sempre discutibili. Quindi vado a cercare nei Forum e trovo effettivamente notizie ed esperienze di altri utenti. E qui è fantastico vedere come l’azienda in questione sia tanto grossa quanto lacunosa e imbarazzante nella comunicazione aziendale.
Quindi leggo testimonianze dove emerge in modo chiaro come a livello interno, la comunicazione sia completamente a casaccio con operatori che sparano notizie contrastanti tra loro, generando chiaramente ulteriore confusione.
Questo mi ha fatto venire in mente come la comunicazione interna in realtà sia un problema che ho riscontrato più volte nella vita lavorativa.
Un giorno mentre vado verso la mia destinazione, da una sala riunione mi sento chiamare dal capo. Entro nella stanza e saluto un sacco di gente in giacca e cravatta che non so chi siano. Il capo mi fa “abbiamo un server?”. Una domanda che potrebbe apparire onirica, ma siccome avevo dei server come scorta dico di si, quindi me torno da dove sono venuto e mi dimentico della questione.
Quella che ho appena descritto è la “legge del corridoio”. Cioè sei nel posto sbagliato al momento sbagliato, per cui vieni tirato dentro per qualcosa (un progetto, una iniziativa) a tua insaputa.
Passano dei mesi quando una sera squilla il telefono interno, che di solito non uso mai visto che il cellulare ahimè è una estensione bionica di me stesso. Rispondo e all’altro lato “Salve sono Tizio della MascettiCorp (nome inventato) vorrei parlare con Tosolini, il suo capo ci ha dato suo numero per la realizzazione del progetto “Sbaragnaus”.
Inutile che vi dica che io del progetto Sbaragnaus non ne avevo mai sentito parlare. Però siccome non voglio cagionare figuracce all’azienda (e a me medesimo) faccio il finto saccente-evasivo. Dopo una lunga telefonata in cui questo mi spara acronimi di ogni tipo, riesco vagamente a capire il contesto.
Il giorno dopo vado dal capo. Entro in stanza e gli dico “Mi ha chiamato Tizio della MascettiCorp e…”. Vengo interrotto da lui che mi guarda stranito “E chi ca@@o è la MascettiCorp”. Andiamo bene… “è per il progetto Sbaragnaus” e lui “il progetto che? mai sentito”.
Il fatto che il tizio mi avesse chiamato ad un numero interno che non compare da nessuna parte pubblica, e che chiedesse di me per nome e cognome, dove io non comparivo in nessun elenco, per essere una coincidenza mi sembrava decisamente impossibile.
Seguono una serie di telefonate con la MascettiCorp e io come il più sconclusionato dei giocolieri cerco di capire chi, come, dove e perché. Quando dopo l’ennesima telefonata il mio interlocutore, che chiaramente aveva capito, rompe il muro della “gentilezza” e mi fa “Senta ho capito che lei non sa di cosa stiamo parlando, ripartiamo dall’inizio e da zero”. Eccolo la, la figuraccia oramai era fatta, e partendo effettivamente da zero la questione era più chiara. Un sub appalto, di un sub appalto di un sub appalto e a voglia di sbrogliare la matassa…
Ma si sa quando si parte male si finisce peggio. Per cui dopo quel chiarimento recupero tutte le info che mi servono e partiamo. Forse per orgoglio del proprio progetto o per dare un riscontro, il tipo ad un certo punto manda una mail al mio capo mostrando il progresso. Il capo che essendo il capo vive sempre a velocità Warp o Curvatura 5, non solo non si ricorda delle MascettiCorp e del progetto Sbaragnaus, ma interpreta la mail come una richiesta. Richiesta che ovviamente non gira a me, ma ad un mio ignaro collega, forse perché in quel momento transitava nel suo campo visivo. Cioè la legge del corridoio.
Risultato una figura di cioccolato figurativo colossale. Quando la NON comunicazione interna fa più danni di un panzer caricato con proiettili a berillio…
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