Qualche giorno fa Striscia la notizia ha mandato in onda un video sulle cripto valute. Siccome non guardo la TV sono andato sul loro sito per vederlo.
Vabbè, a parte che il sito della trasmissione sembra fermo dagli anni 90, ammazza due lire ad un grafico potevano anche darle… comunque lo cerco e lo trovo non senza difficoltà.
Il succo del loro contenuto si può riassumere brevemente che fare trading equivalga alla ludopatia. E chi si trova in questo mondo è di fatto un malato che va curato o qualcosa del genere.
Il video per altro è stucchevole, con il personaggio che fa movimenti da marionetta, con tanto di “ruomrini” stile Benny Hill mentre parla di cose che dovrebbero essere serie. Visto che la ludopatia non è uno scherzo.
Siccome il personaggio messo così risulta credibile quanto un nano da giardino, tirano fuori il professore della (guardacaso) unica clinica di riabilitazione per criptovalute. In sostanza hanno ripreso una intervista al Dr Tony Marini che lavora a Castle Craig in Scozia. La parte mostrata in TV sono spezzoni estrapolati qua e la, non si capisce neanche di cosa stia parlando.
Leggendo l’intervista originale (visto che le parole usate sono le stesse) entra più nel dettaglio e si vede come le persone, che hanno in cura, erano affette in precedenza da problemi di ludopatia o droghe pesanti. Uno degli intervistati parla di numerologia vichinga e del fatto di aver abusato dell’LSD…
Ma la prova del nove sulla serietà del programma arriva nel momento in cui mostrano screen di qualche gruppo Telegram. In uno di questi viene mostrata la parola “shortare” che il presentatore traduce in “scommettere”. La vendita allo scoperto esiste prima delle cripto e deriva dal mercato tradizionale. Anche i trader di piazza affari sono dei ludopatici da mandare nella clinica scozzese?!
La motivazione che porta l’assioma tra cripto e ludopatia secondo loro si trova nel fatto che alcune cripto cambiano valore in modo schizofrenico. E’ come scommettere alle slot machine. Inutile dire che non hanno mai visto una sessione del Nasdaq…
L’unica cosa sensata la dicono alla fine, quando parlano di calcio e correlazione con le monete digitali. Juventus e in questi giorni la Lazio hanno lanciato i loro “fan token”.
Invogliare i tifosi ad andare in un Exchange (per giunta estero) a comprare cripto valute comincia a diventare giustamente sospetto. Ma questo aspetto non ha nulla a che vedere con l’attività di trading e speculazione di asset finanziari.
Un Trader ha studiato (e tanto), fatto esperienza e messo in opera le varie tecniche di recursività statistica. Come se non bastasse usare gli strumenti di acquisto e vendita sono ben distanti dal tirare la leva alla slot machine di un Bar. Richiedono studio, conoscenza informatica e preparazione all’uso di uno strumento per nulla banale alla media di qualunque individuo.
Questi sono i media che appartengono all’era geologica precedente. Come le ammoniti certe notizie le puoi dare solo strisciando e non a schiena eretta.
Foto di copertina by Andrys Stienstra from Pixabay
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