Siete ancora europeisti? dopo quanto vado a svelarvi forse lo sarete di meno, o forse persino peggio.
Nell’aprile di quest’anno c’è stata una sentenza della Corte Europea (29 aprile 2021 n. C-383/19) che in sostanza andava a specificare nel dettaglio la direttiva 2009/103/CE che regola le norme riguardanti la R.C. Auto.
Quello che viene detto è a dir poco assurdo. In pratica l’assicurazione di un veicolo, che ricordiamo è obbligatoria ai fini della circolazione su suolo pubblico, diventa obbligatoria in ogni caso. Al pari del famigerato bollo auto. Questo significa sul piano pratico che se avete l’auto o la moto in garage ferma, per qualsiasi motivazione, al recepimento della direttiva Europea sarete obbligati a pagare l’assicurazione o comunque stipulare una copertura assicurativa.
L’unico modo per sfuggire è la radiazione. Che come sappiamo significa portarla allo sfascia carrozze poiché a casa non possiamo tenerla. Diventerebbe “rifiuto speciale” con casini (sempre n-euro illogici) ancora peggiori.
E’ interessante notare come solo qualche mese fa la cosa aveva assunto un tono diverso, ovvero sembrava fosse stata accettata la normativa italiana poiché la Commissione Europea proprio in quel lasso di tempo aveva ritirato la procedura di infrazione contro il nostro paese per un mancato recepimento sulla 2009/103/CE.
A quanto pare in questi giorni la commissione ha invece detto il contrario, affermando poi quello che la Corte Europea aveva ribadito nella sentenza. Ora l’Italia ha due anni di tempo per recepire tale direttiva e modificare le leggi nazionali.
Inutile dire che la norma è assurda oltre che illiberale. Un conto è il bollo che è una tassa di possesso, già di per se odiosa, oltre che probabilmente incostituzionale. Ricordo infatti che l’articolo 53 della Costituzione Italiana indica in modo esplicito e chiaro il fatto che le tasse hanno ordine di progressività in base alla capacità contributiva. E l’auto non genera un profitto, semmai una perdita.
Se poi mi metto a fare il tassinaro, tralasciando le leggi e regolamenti per poterlo fare, sarò comunque tassato per quel reddito. Ma in altra vece l’auto non produce nessun reddito tangibile o intangibile. Anzi usandola si deprezza, si consuma e i costi aumentano.
Pare piuttosto evidente anche ad un bambino che la sentenza sia stata fatta per un favore ad una lobby piuttosto precisa.
Sarà poi da vedere come il Governo Italiano andrà a recepire la questione e con quali regolamenti attuativi. Cioè, se non assicuro un mezzo fermo, quali sono le conseguenze? Ad oggi un mezzo su suolo pubblico, anche se fermo in un parcheggio, privo di copertura assicurativa è passibile di multa. Ma questo succede solo quando un agente di polizia effettua un controllo (e vi assicuro che lo fanno).
Dopo è probabile che diventi un controllo burocratico, per altro piuttosto semplice. E’ chiaro che ci sarà una impennata di radiazioni, per altro non semplici perché sempre per le leggi europee uno sfascia carrozze ha dei limiti di capacità annuale che sono indipendenti da impianto ed altre prerogative.
State sereni, ce lo chiede, anzi ce lo assicura, l’europa. A voi basta aprire il portafogli.
Image by S. Hermann & F. Richter from Pixabay – pubblicato su Hive
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