Segue da part 1
Ero davvero basito, perché dal momento in cui avevo parcheggiato ed ero entrato in fabbrica a quando avevo aperto il portone, sarà passata al massimo mezz’ora. E Sta cavolo di nebbia da dove esce?!
Parto, ma non sono preoccupato perché nel viale per uscire dalla zona industriale si vedevano dei banchi di nebbia alternati a zone dove si vedeva benissimo.
Mi infilo in autostrada ma mi rendo conto che andando verso sud la situazione stava peggiorando, o quanto meno la nebbia era costante. In ogni caso la visibilità era sui 10/15 metri, per cui da prestare attenzione, ma non una cosa tragica.
Non era la prima volta che mi capitava, anzi avevo pure una certa esperienza nel notare proprio il movimento della nebulizzazione davanti ai fari. Infatti essendo pulviscolo acqueo, di fatto se un corpo l’attraversa i vortici aerodinamici di quest’ultimo, diventano visibili. Per cui se davanti a te cominci a vedere l’arricciamento pronunciato vuol dire che qualche attimo prima qualcuno ti ha preceduto. Se invece è tutto compatto o poco semovente, non ci sta nessuno. Quindi giù tuttoooo! (LOL scherzo)
Un altro trucco era, anzi è, quello di levarsi il rompiballe di turno, perché te vai anche spedito, ma c’è sempre quello che ti si attacca al culo. Siccome è imbranato e ha paura di perderti (vai avanti te che mi vien da ridere) te lo ritrovi sempre a mezzo metro. Per cui in quel caso premevo il freno quel tanto da attivare le luci degli stop e acceleravo di brutto sparendo nel nulla. Lui invece frenando per paura vedeva uno che scompariva letteralmente davanti. Vabbè trucchi del mestiere…
Arrivato a Mestre (Venezia) la situazione nebbia si fa decisamente più pesante, ora la visibilità si era ridotta, verso i 5 metri più o meno. E si era pure formato un trenino di mezzi pesanti, per cui toccava anche stare dietro a questi.
Ma quando si arriva verso Padova est, per prendere lo svincolo verso Padova Sud, la situazione comincia a farsi seria. Passato Padova Sud, quando pensi che peggio di così non può andare….
La visibilità era di un metro scarso!
A questo punto stavo andando davvero piano, cominciando a provarle tutte con le luci, alza, abbassa, sembra peggio. E dire che con il camion le cose sono anche più semplici perché i fendinebbia e dove sei seduto, hanno una bella escursione in altezza.
A un certo punto era davvero tutto onirico, non si capiva nulla, per cui arrivo persino a tirare giù il finestrino non tanto per vedere, stile Ace Ventura, ma per ascoltare. Anche perché c’era qualcosa di strano nella corsia opposta alla mia, non arrivavo a capire. Anche il sonoro nella nebbia diventa ovattato, strano, appunto onirico.
Ad un certo punto con mia enorme sorpresa mi accorgo che le strisce per terra stanno indicando con i caratteri cubitali la scritta “uscita per Monselice”. All’uscita del casello il delirio, non so quante auto della polizia e pompieri, un casino assurdo. Ma di questo lo capirò e lo capirete più avanti nella storia.
To be continued…
Articolo pubblicato sulla Blockchain Hive.
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