E siamo arrivati alla 6.0 per WordPress. Ne è passata di acqua sotto i ponti! Ho iniziato ad usare WordPress dalla versione 1.5 quando era qualcosa nemmeno lontanamente paragonabile a quello che è oggi.
Una scelta azzardata al tempo, visto che venivo da Joomla che almeno sul piano tecnico era ben superiore. Ma quello che non piacque allora fu lo switch tra la versione 1 e la 1.5, ovvero zero supporto, zero documentazione, tutto lasciato al caso.
Queste cose WordPress non le ha mai fatte, il mio sito è addirittura del 2005 e da versione in versione è arrivato a questa 6.0. Contando che nel mezzo ci sono stati svariati cambi di vestito, plugin e framework installati, cambiati, dismessi. Oltre ai cambi di server, svariati visto che almeno ogni due anni si dismette il vecchio per il nuovo.
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Non posso quindi che parlare bene di WordPress, a dispetto di moltissimi colleghi che invece per motivi vari lo vedono peggio dell cryptonite. Non è questo, non è quello, ma io lo faccio meglio.
L’ultima rilevazione ad inizio anno mostra che il 43,3% dei siti di Internet sono “motorizzati” WordPress. Una cifra letteralmente abnorme! Cioè su 10 siti che potete visitare, statisticamente la metà girano con questo particolare software.
Nella versione 6 si è continuato il lavoro intrapreso con Gutenberg, ovvero la modalità di scrittura molto moderna e ben strutturata rispetto al vecchio e classico editor visuale. Si tratta di un percorso che di fatto vede già oggi Gutenberg essere un vero e proprio framework che non è solo funzionale a scrivere del testo in modo più creativo possibile, ma anche strutturare la grafica e determinati layout del vostro sito. Con l’arrivo finale di scrivere il testo direttamente nella parte visiva, cioè quella definita client, anzichè operare esclusivamente nel backend.
Qualcosa di simile si è già visto, ma con la nuova versione si fanno ulteriori passi in avanti su questo. E’ ovvio che i framework esistenti, come Visual Compose o Elementor, per citare i due più famosi, diventano di secondo piano e probabilmente spariranno nel giro di uno o due anni.
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