Boh.. chiaramente la formazione da retail trader mi fa percepire le cose diversamente, eppure mi imbatto in un sacco di persone a cui la parità dollaro ed euro pare l’apocalisse.
E perché mai?! Cerco di far capire innanzitutto che il mercato è formato da cicli. Non è che l’Euro sia mai andato sotto, all’inizio della sua vita ci andò per un bel pezzo. Poi chiaramente c’è stato un lungo ciclo dove si è stati sopra e si è anche rafforzato.
Ma per quanto sembri paradossale a me sembra piuttosto anomalo propri il ciclo lungo. L’America (intesa come USA) ha una nazione più solida sul piano legislativo ed anche politico. Tutte le big-tech sono nate e prosperano li. Hanno una fortissima capacità di domanda interna.
Image by Bruno /Germany from Pixabay
Al contrario l’Europa è una congrega di scappati di casa. Non abbiamo un welfare comune, non abbiamo un sistema giuridico comune, e soprattutto manco le tasse. Per cui il sistema monetario è fortemente compromesso, con il risultato che scimmiottiamo gli americani. Ergo il fatto che l’Euro fosse forte non era per capacità nostre, ma perché gli Americani erano interessati in tal senso.
E qui si arriva al punto focale, il “dollaro debole” non era debole per nulla, abbiamo comprato la qualunque in modo maggiore perché appunto avevamo un vantaggio di cambio. O per meglio dire loro esportavano, perché il mercato è sempre composto da due facce.
Non è che ora l’Euro debole sia l’apocalisse. Ci saranno settori inguaiati, ma altri rifioriranno come non mai, perché andremo ad esportare, attirare più turismo, eccetera. Se da una parte levi, prendi dall’altra.
Questo sistema è duale, non esiste una versione dei fatti come la spacciano i giornali. E’ chiaro che fare i turisti a New York ci costi una bella cifra in più, ma per contro i turisti americani si lanceranno sul belpaese a spendere e spandere. Se lo guardo dal punto di vista macroeconomico nazionale direi che valga più la seconda della prima.
Oggi ho sentito una canzone in rima, mi pare ottima per chiudere.
Let the sun shine, everything goes to be fine
Scopri di più da Walter's blog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
