La presentazione del WWDC 2023 della Apple probabilmente sarà una di quelle robe da libri di storia. Era da moltissimo tempo che non si vedeva innovazione, o un prodotto che rappresentasse un punto di rottura con il passato.
Chiaramente sto parlando del visore di Realtà Mista, o se vogliamo Metaverso a tutto tondo. Cioè un visore di realtà virtuale, ma attraverso una serie di videocamere diventa di realtà aumentata. In realtà le funzionalità più interessanti sono più sulla seconda che la prima.
Il prodotto usa materiali costosissimi e tecniche per realizzarlo altrettanto costose, aggiungiamo tutta la ricerca e sviluppo, i 3500$ che saranno ben oltre i 40000 euro, sarebbero pure pochi. Quando lo presentavano mi aspettavo una fucilata sui 6-7 mila euro.
Sia chiaro anche fossero 3500 euro non sono pochi, e comunque non è un prodotto di massa. Ma come è stato per il primo iPhone, il primo capostipite è quello un po’ sfigato se lo andremo, nel futuro, a comparare con i suoi successori.
Per certo però non sono stato l’unico a percepire che questo aggeggio rende di colpo obsoleti tutti gli altri strumenti informatici, il laptop e i desktop su tutti. D’altronde uno dei crucci è proprio il monitor, che non è mai abbastanza. Qui c’è un cambio di paradigma, è come se fino ad oggi avessimo guardato da una finestrella, e poi arriva uno strumento che ti permette di non avere limiti.
Ecco il visore non avrà limiti se non il proprio campo visivo, ma come in un film di fantascienza, saranno i propri occhi e le proprie mani a guidare le interfacce di questo nuovo mondo digitale.
Certamente quello che abbiamo visto è un salto in avanti pauroso, come non se ne vedeva da tempo, sicuramente più di quello che è stato lo smartphone rispetto ai telefonini nel 2007. E per la concorrenza sarà durissima, a partire dai 5000 brevetti depositati dalla casa californiana, ma anche da tutte le soluzioni hardware e software utilizzate. Anche fosse solo copiare questa roba è una impresa titanica.
Ma, ci sta un ma. Al di là del prezzo e dell’effettivo utilizzo per chi lo comprerà, nel senso che quella di ieri era una presentazione. E sappiamo quanto bravi siano in Apple, poi c’è la user experience reale. Se guardiamo ai fatti in essere, i visori in quanto tali sono stati sostanzialmente un flop. Hanno venduto, ma non hanno sfondato quella barriera di massa critica per cui una cosa diventa uno standard consolidato.
Apple avrebbe dimostrato come tutte le difficoltà dei competitor possano essere superate, ma poi quello che conta è se veramente questo prodotto avrà una sua adozione massiva o sarà roba di nicchia. Cioè il solito flop.
Cerco di sintetizzare meglio. In futuro in un ufficio ci saranno scrivanie con gente che indossa occhialoni da sci, o occhiali magari meno ingombranti, ma inerenti alla realtà aumentata?
È una domanda la cui risposta è difficile. Lo smartphone arrivava da una condizione in cui il telefonino era in qualche modo sdoganato ed accettato. Le airpods sono cuffie senza fili, anche quelle concettualmente digerite in partenza. L’iPod era un sostituto del walkman. Lo stesso mouse presentato per prima proprio da Apple aveva una base d’uso molto ristretta, che quando si è ampliata era una “cosa normale”.
Qui i visori che hanno battuto il terreno per primi possono aver avuto un target sui giovanissimi, che vedranno più semplice questo nuovo concetto d’uso, gli altri saranno molto più resistenti e scettici.
Oltretutto hanno fatto la presentazione con larghissimo anticipo, visto che la vendita è prevista per il 2024, una cosa piuttosto anomala per la Apple. E parecchio rischiosa, perché l’effetto hype sarà dura da re-iterare al momento dell’effettivo lancio. E’ roba che abbiamo già visto, e facilmente i tech-guru / influencer ne avranno già provato e parlato.
Certamente in Apple hanno sparato tutto quello che avevano e il risultato è molto più che notevole. Ma da qui a diventare standard c’è una spianata di cose che anche stupidamente potrebbero andare storte.
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