Per qualcosa che forse in futuro vi parlerò, avevo necessità di recuperare una foto vecchia, molto vecchia, grande poco più di un francobollo per farne un ingrandimento.
La foto per giunta è messa “maluccio”, anche se il soggetto è ben visibile, anche nei dettagli. Quindi niente di meglio che il periodo “storico” sia favorevole. Sto parlando dell’intelligenza artificiale.
Una ricerca su Google e vengono giù vagante di risultati per servizi, chiaramente a pagamento che promettono le meraviglie che passano anche l’impossibile. Gli esempi riportano foto messe anche peggio della mia, che vengono fuori neanche le avesse scattate un iPhone Pro.
Per la questione sono disposto a pagare il servizio, salvo che il risultato è tutto fuorché certo. Anzi, ad oggi direi che nessun servizio ci sia riuscito. Molti permettono una anteprima del risultato con i watermark, alcuni, pochi per fortuna, se prima non paghi non ti danno nulla. Per i secondi, visti i risultati dei primi, possono attaccarsi al tram.
Come avrete capito passato il file, e dopo aver visto rotelle che girano, check passati di migliorie di questo o quel particolare, i risultati per oltre la metà erano irrilevanti o quasi. Cioè la foto con la slide del prima e dopo di fatto era inconsistente. Per me era sempre la stessa immagine senza nessun cambiamento. Altri peggioravano la situazione, uno si è limitato a “blurrare” come se fosse una miglioria trasformare chiunque in un miope.
Alla fine, ne ho provati una ventina circa. Risultato zero. Neanche a dire ci siamo arrivati vicino. Verrebbe da credere che l’intelligenza artificiale di fatto è una ciofeca. Come non bastasse se uno di questi sputava fuori un risultato almeno accettabile, il pricing era la solita modalità a sottoscrizione con obbligo di un anno.
Qualche settimana fa su LinkedIn c’era una vignetta, in cui una ragazza diceva “vorrei che l’AI mi facesse il bucato, le pulizie di casa, così posso dedicarmi alla pittura, l’arte, la musica. Non che queste cose le faccia l’AI per me…”
Non fa una piega, in questa fase storica mi pare che l’intelligenza artificiale sia fuori focus. Molto spesso pare che buttino fuori roba a casaccio. E probabilmente è proprio così. Su Wired c’era un bel convegno che spiegavano come si è arrivati al modello GPT. Inquietante, oggi stiamo correndo dietro ad una specie di oracolo pseudo-umanistico, domani probabilmente sarà visto come un Dio da venerare.
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