E nella giornata di ieri 20 luglio 2021 ha fatto il debutto anche Blue Origin di Jeff Bezos (Amazon) dopo che il “rivale” Richard Branson aveva inaugurato il servizio di Virgin Galactic qualche settimana prima.
Per altro due approcci differenti sul piano tecnico. Virgin con la navicella Unity22 non parte dal suolo come un razzo, infatti è più simile, anche per le fattezze, ad un aereo. E proprio con un areo particolare viene portato in alta quota, dove da questo si sgancia e con un breve tratto propulsivo esce dall’atmosfera per un volo di apogeo, cioè esaurita la spinta viene “ri-attirata” per gravità verso terra.
La New Shepard di Bezos è invece un vero e proprio razzo con una capsula, anche questa superata la fase di uscita dall’atmosfera ciondola per un po’ nel vuoto per poi essere attratta dalla gravità terrestre.
Nella fase di rientro si vede tutta la differenza, la Unity22 plana come un aliante e atterra come un areo, infatti è pilotata da due piloti “veri”. La New Shepard invece si stacca dal corpo propulsivo, che per altro atterra autonomamente, mentre la capsula viene frenata dai paracadute, per atterrare non proprio in modo gentile nel deserto.
Per entrambi lo scopo è quello di creare il “turismo spaziale”. Una parola piuttosto grossa, perché di fatto quello che concerne lo spazio si parla di una altitudine di 100 km, poco sopra la linea di Karman. In termini pratici si riduce ad un viaggio e pochi minuti di esperienza a gravità zero reale per poi rientrare. A quanto pare basta per farsi chiamare “astronauti” cont tanto di tuta blu. Il minimo sindacale ma lontanissimo dai reali astronauti come la nostra Cristofoletti o il nostro Parmitano, per citare i primi due che mi vengono in mente.
Di questi due eventi quello che ha gongolato di più è per paradosso quello che non era interessato in modo diretto, ovvero Elon Musk. Infatti si è potuto notare in modo netto come SpaceX abbia un valore di competenza tecnologica di diverse grandezze rispetto a questi due. Tanto che non si può nemmeno considerarli rivali. Il booster di Bezos è atterrato da solo, ma si è visto quanto fosse poco “smooth” rispetto ai Falcon9. L’altro di fatto è un aereo.
Non parliamo poi della parte mediatica. Entrambi i collegamenti sono stati davvero pessimi in termini di video e audio, almeno io ho fatto parecchia fatica a capire cosa stesse succedendo. SpaceX in confronto sembra diretto da Kubrick per quanto riescono a mantenere bene le immagini, con varie angolazioni, e l’audio con tanto di interviste in diretta con la terra.
Vedremo che futuro possa avere questo tipo di business. Il biglietto è roba per ricchi, i rischi comunque non sono certo pochi, e appunto considerando le difficoltà di queste aziende anche solo per tenere in piedi uno streaming video, se dovesse capitare un problema voglio vedere quanti poi se la sentono di rischiare la vita. Non parliamo poi dell’impatto ambientale per qualcosa che non ha nemmeno il contraltare di progresso tecnologico o scientifico.
Se SpaceX ha tutti i numeri per fare palate di soldi (che per altro sta già facendo) questi due li vedo come progetti destinati a fare qualche uscita per poi sparire nell’oblio della “dimenticanza“.
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