Cosa succede quando il reparto marketing, fatto da incapaci, vende i servizi ad un Utonto? che al sottoscritto “regalano” un abbonamento a DAZN (di cui ovviamente non mi frega un tubo, visto che io e il calcio siamo agli antipodi).
E questa è la seconda volta, manco la prima. La questione è sempre la solita, in America parte questa sorta di concetto “moderno” per cui l’utente deve avere “zero sbatti” per vendergli qualcosa più in fretta. E questo coinvolge anche il processo di registrazione. Perché verificare che l’utente abbia messo correttamente la propria mail oppure quella di qualcun altro? Invece di usare un sistema di validazione molto semplice, persino da implementare, ovvero la password te la creo io e te la mando alla mail. Pigliando due piccioni con una fava, perché uno verifico che realmente tizio è il titolare di quella mail, due perché la password non sarà inutilmente ridicola come al solito.
Niente da fare, e così aziende di incapaci permettono di registrare qualunque mail, d’altronde l’utente non sarà mica così fesso da buttarci dentro la propria carta di credito? ed invece è proprio quello che succede.
Per mia sfortuna ho una mail registrata la notte dei tempi su un noto gestore di posta, che essendo facile da ricordare e carina, ha come sfortunato inconveniente quello di vedersi registrare da ignoti alla qualunque.
Qualche anno fa mi vedo “registrato a mia insaputa” ad un servizio di food delivery, siccome più volte ho cancellato l’account e il babbeo lo ha ri-registrato, decido di cambiare password e buonanotte. Chiaramente per farlo devi entrare nel servizio, che è già una scocciatura di per se. Ma cosa ti vedo? l’account non solo è registrato, ma ha pure inserita una carta di credito, che ovviamente non vedo, o meglio vedo solo gli ultimi numeri.
Ma tanto basta, perché se è registrata posto acquistare. E così vedo lo storico, con un ordine fatto ad un tizio del sud Italia. Quindi una veloce ricerchina su google per trovare una caritas della stessa città per senza tetto e bisognosi, ordino una sbordata di roba a nome del fesso e invio l’ordine.
Se poi l’ordine sia stato eseguito o meno non lo so, ma qualche giorno più tardi arriva una mail dal gestore di food delivery che mi informa di aver bannato il mio (si fa per dire) account. Come dice Rovazzi in una canzone “guarda guarda il CA che me ne frega“.
E arriviamo ad oggi, qualcuno mi ha registrato nuovamente a DAZN, visto che avevo cancellato l’account diverse volte anche sti pistola dell’azienda, ma due incroci di dati non li fai? Questo giro è diverso, il registrante è “babbeus secundus” perché ha ficcato dentro la carta di credito per altro in abbonamento mensile, e pagato il primo mese.
Visto che la mail è mia, mi sono arrogato il diritto di cambiarmi la password e già che c’ero per la “sicurezza” di tutti, ho disconnesso tutti i dispositivi registrati a guardare il servizio.
Voi che dite, il signor “babbeus secundus” realizzerà di aver perso 10 euro? e il mese prossimo quando gli addebiteranno altri 10 euro riuscirà a comprendere di essere un fesso? mah.. ho i miei dubbi…
A voglia a parlare di sicurezza e tanti bei concetti, quando la prima piaga è proprio l’utente stesso, che si “diverte” a mettere la propria carta di credito a casaccio nel primo posto che capita.
p.s. dopo qualche giorno: “gentile cliente abbiamo bannato il tuo account” LOL!
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