Stavo pensando, o forse sarebbe più corretto dire realizzando, che di fatto tutti gli informatici che ho incontrato hanno sempre emesso giudizi pessimi su WordPress. Difficile dire chi non ne ha parlato male, forse uno o due che di fatto ci lavorano e ci campano…
Insomma, WordPress è fatto male? A giudicare dai numeri la risposta dovrebbe essere no. Nel 2019 si certificava che nel comparto dei CMS il nostro “eroe” ha il monopolio assoluto, oltre il 60% dei siti lo ha installato. Per dire, Joomla che spesso e volentieri viene decantato come migliore, ha un misero 3,4%.
Se poi guardiamo la classifica generale, WordPress è installato su tre siti web ogni 10 nel MONDO! Cioè il 30% del web gira su WordPress…
Sono numeri assolutamente mostruosi, probabilmente nemmeno una Google o Facebook riuscirebbero a fare lo stesso. Certo i blog dopo l’ascesa dei social non sono più interessanti almeno ai grandi nomi… ma di questo ne riparleremo perché lo cose stanno cambiando nuovamente.
Eppure come dicevo all’inizio nel comparto informatico è mal visto. La motivazione che mi sono dato è correlata direttamente al suo successo. WordPress nasce per scrivere e realizzare un blog, su questo non ci piove, lo dicono loro stessi. Tuttavia dopo l’adozione dei plugin il sistema è diventato sempre più usato. Questo ha portato i vari programmatori a cercare soluzioni esterne al mondo del blogging. Si veda ad esempio WooCommerce che di fatto oggi è uno dei punti di riferimento per fare un sito di e-ecommerce. Ma si potrebbe estendere la lista a molti altri settori.
In sostanza il successo di WordPress ha fatto espandere, sebbene attraverso i plugin, la sua sfera di “occupazione” oltre i confini dove era stato originariamente pensato.
Chiaramente con il maggiore successo derivano maggiori oneri e scocciature. Ad esempio exploit, bug sono sicuramente più “eclatanti” perché sono numericamente più rilevanti le installazioni. A sentir parlare la gente sembra che i bug li abbia solo WordPress. Anzi è probabile che altri software oltre ad averli (e questo è assolutamente certo) nemmeno se ne siano accorti, e quindi certi exploit vanno avanti per anni indisturbati.
Poi c’è l’infinito discorso che è fatto male, ma fatto male rispetto a quale finalità? Cioè, ci possono essere le più svariate esigenze ed è ovvio che WordPress non le possa coprire tutte. Ad esempio la gestione delle utenze in particolare con i permessi non è sicuramente paragonabile ad altri prodotti, Joomla citato prima su tutti. Il multi lingua è un altro punto dolente.
Un aspetto però sicuramente fondamentale è proprio la creazione di contenuti. Vengo da Joomla, anzi da prima quando si chiamava Mambo. Posso assicurarvi che in WordPress anche il più duro degli “utonti” riesce a cavarsela da solo. Cioè produrre dei contenuti non ci mette molto a farli. Magari dimenticherà di scrivere i tag o la categoria, ma il contenuto, quello che poi è la colonna portante di un sito web, quello riesce a portarlo a compimento.
Posso affermare che al tempo di Joomla 1 e 1.2 questa cosa non è mai successa con tutti quelli a cui consegnavo il sito. Ore di spiegazioni, PDF con aiuti visivi. Niente, era complicatissimo (per loro) e il 90% non riusciva poi ad affrontare una produzione di contenuti per conto proprio. Conseguentemente il sito moriva, l’altro 10% erano siti vetrina e quindi non avevano necessità di pubblicare qualcosa.
Quindi tornando alla domanda iniziale, WordPress è fatto male? Secondo me no. Potrebbe essere fatto meglio? Sicuramente si, salvo che appunto dipende dall’ambito di utilizzo. Se dovessi partire oggi con qualcosa che non sia WordPress come gestione di un sito generico, avrei grossi problemi. Ho seri dubbi che si riesca a trovare qualcosa con una gestione plugin e persino dello stesso core che si auto-aggiorna da solo. Trovare qualcosa di flessibile e interscambiabile come il Multisite che permette con una struttura a temi unica, di avere diverse esigenze e diversi tipi di caricamento di Javascript e/o CSS a seconda del sotto-sito che stiamo visitando.
Non ultimo bisogna riconoscere che la Automattic, l’azienda dietro a WordPress, ha dimostrato oramai da tempo di saper innovare prima degli altri e per giunta in un progetto Open Source. Poi chiaramente c’è sempre la libertà di scelta, uno può benissimo usare altro o farsi il proprio CMS se lo ritiene opportuno…
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