Forse chi ha visitato il mio blog si ricorderà di quante volte ho contestato la narrazione giornalistica per cui chi ha un debito è cattivo, mentre chi ha un credito è buono. Una stupidaggine assoluta, perché debito e credito sono le due facce del mercato, non ci può essere una senza che ci sia l’altra.
Al limite si può parlare di cattivo pagatore, cioè chi deteneva un debito poi non lo ha onorato. Cosa che però all’Italia non è successa, quindi non siamo cattivi pagatori, anzi… risulta semmai tutt’altro, abbiamo fatto fare parecchi soldi agli speculatori e alle banche.
O al massimo, come cittadini Italiani, possiamo contestare (e specifico noi, non i tedeschi o ancora peggio gli olandesi) come sono stati spesi i soldi richiesti a prestito. Ma appunto, come detto nel paragrafo precedente a questo, ad oggi abbiamo pagato le cedole dei debiti. Poi una discreta parte è stata ricomprata dalla BCE (40 miliardi solo l’anno scorso). Titoli italiani come quelli degli altri paesi, con la particolarità che la Banca Centrale non richiedesse il pagamento dovuto, ma lasciandolo li.
Anche qui ci sarebbe da discutere, perché se un normale investitore lascia passare uno sproposito di tempo, quei titoli non sono più esigibili. Ed infatti alcuni paesi stralciano dalla voce debiti gli stessi titoli che di fatto si sono ricomprati.
Di questa narrazione negli anni passati si era fatto carico proprio Mario Draghi e una serie di personaggi pappagallo che stanziano nelle redazioni giornalistiche. Spesso appunto si dava voce ad una sorta di mortificazione per cui gli italiani erano cattivi, in quanto detentori di un debito.
Ma siccome il destino è più sagace di Albanese con il suo Cetto La Qualunque, oggi Mario Draghi è Presidente del Consiglio e si ritrova dall’altra parte, esattamente con gli stessi problemi che avevano quelli prima di lui. Quindi si ritrova a dover fare debito… ma cosa ti succede, che proprio il diretto interessato, con gli immancabili pappagalli imitatori a fare prontamente da gran-cassa, ci dice che faremo il debito, si, ma quello buono.
E come la ruota si ritorna al punto di partenza di questo post. Era una colossale scemenza prima, non è che invertendo i fattori sia cambiato qualcosa. Un debito rimane un debito, che sia buono, brutto o cattivo, prevede come dice la parola stessa, una sua restituzione per essere considerato onorato.
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