Probabilmente dovrei scrivere questo articolo in inglese più che in italiano. E’ da un po’ che ho una mezza idea per cercare di dare ad Hive una contestualità al di fuori del sistema. Ai tempi di Steem c’era questa specie di figura mitologica che doveva essere SMT. A dire il vero neanche del tutto chiara, almeno a me, nel concetto di funzionamento. Doveva fare una serie di cose, ma poi queste non si capiva bene che relazione avessero con il sistema principale.
Come avevo espresso in un commento ad un post di @stefano.massari e di @fedesox; Hive, intesa come coin, nel momento in cui esce dalla piattaforma ha un solo scopo. Essere convertita in qualcos’altro.
Il risultato è appunto quello tipico di tanta offerta e poca domanda, cioè il prezzo scende o rimane compresso verso il basso. Viceversa non si riesce a vendere.
Pare evidente che manchi una spinta di qualche tipo al di fuori della piattaforma. O meglio che possa destare un qualche tipo di interesse anche a chi non vuole scrivere poemi, fare il cripto investitore o anche semplicemente impelagarsi a comprendere complicate vicende, in salsa cripto, che da Steem si sono poi mutuate anche in Hive.
Qualcosa si è mosso, e Hive Projects è pieno di cose interessanti. I giochi da Splinterlands o Dcity, però anche questi sono in una dimensione troppo complicata e troppo legata alla sovrastruttura Hive. Cioè il signor X che non sa una mazza di tutto il giro che sta intorno a queste cose deve capire Hive e poi il gioco, che a dirla tutta a me pare complicato. E anche fosse che uno scavalca queste cose, l’audience che genera quanto è? non molta. Il mondo del gaming sta da tutt’altra parte, è anche solo utopico pensare di avere successo.
Ci vuole qualcosa di semplice. Ad esempio sui progetti in Github e Gitlab aveva cominciato a spopolare il tasto “buy me a coffee” una specie di Paypal donate ma più semplice. In pratica un Patreon ma che non è relegato al solo mondo video ma trasversale.
Bello, ma la questione però viene vista da questi progetti solo dal un lato della vicenda. Cioè qualcuno mosso dallo spirito di impegno che il creator offre, decide di dare qualcosa in cambio. Nel mezzo di questa transazione poi ci sta la struttura che offre il servizio, che per altro è fine a se stessa, cioè fare solo quello. Anzi la struttura cerca di essere persino invisibile se potesse verso chi ci mette i soldi. Mentre diventa l’opposto lato creator.
La mia “mezza idea” si inserisce proprio in questo contesto. Hive potrebbe contare su fee basse, se non addirittura nulle. Un pulsante che può essere messo ovunque nel web per mandare un “tip” ne più ne meno come succede dentro Hive, ma appunto messo ovunque con un semplice pulsante, con relativo link html, che rimanda ad una pagina dove completare nel modo più semplice possibile l’operazione.
E chiaramente chi effettua la “tip” dovrà acquistare Hive, poiché Hive andrà a remunerare. Una parte della reward potrebbe essere reinvestita per essere ritornata a chi versa i Tip ma sotto forma di Hive Power o sui savings dove appunto potrebbe prendere qualcosina in termini di interesse. E la parte del ritorno degli interessi dovrebbe essere ben evidenziata.
Lo scopo è quello di acchiappare più gente con qualcosa che esula dalla piattaforma principale. Ma per certo una volta che li hai presi per altro puoi pensare di fargli capire cosa è Hive, i giochi, le Dapp, NFT e vattelapesca. Il trucco per altro è vecchio come il marketing. Al supermercato o al giornalaio, quando ti vendono qualcosa con in omaggio qualcos’altro che non ha nessuna apparente correlazione. E molto spesso chi compra lo fa paradossalmente per l’omaggio, ma in mano si ritrova anche altro che magari non conosceva.
Su Hive Projects in effetti ci sono due progetti distinti. Hive pay e HIve Tips, ma entrambi sono complicati. Il secondo prevede il funzionamento solo su plugin browser e solo su certi siti.
Come evidenziato dal titolo, è una mezza idea, cioè mi piacerebbe sapere la vostra, magari con il potenziale di altre integrazioni o miglioramenti. Vedi mai che si arrivi ad una idea completa. Poi realizzarla è un’altra storia, ma con una idea sarebbe comunque metà dell’opera, vedi mai che poi si arrivi ad una opera intera…
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