Complimenti al campione del mondo 2021, Max Verstappen. Il campionato costruttori è rimasto tra le mani della Mercedes. Ma poco importa.
Nella gara finale ne abbiamo viste di ogni tipo. Che ci fosse nervosismo lo si era capito dalla gara precedente. Nelle prime fasi Verstappen entra tipo un siluro costringendo l’avversario a “tagliare” la curva. Fino alla gara scorsa vigeva la norma che il pilota doveva cedere la posizione, ma in questa gara non si è capito il perché la cosa non valeva più.
Da quest’anno si sentono anche le comunicazioni dei vari team verso il direttore di gara, o viceversa. Una cosa che in effetti non avevamo mai sentito e lascia ancora di più perplessi. Perché molto spesso le comunicazioni fanno trasparire una sorta di sudditanza psicologica subita dal direttore di gara.
Inizia il valzer dei pit-stop e il compagno di squadra di Verstappen fa ostruzionismo per permettere al collega di riavvicinarsi. La manovra è comunque dentro il regolamento, non c’è nulla di scorretto. Ma dal box Mercedes si lamentano. “E’ guida pericolosa devi intervenire“
Poi l’alfa di Giovinazzi si ferma, danno la Virtual Safety Car, ovvero posizioni e distacchi congelati, poiché i piloti devono tenere una velocità uguale. In quel frangente la Virtual Safety Car (virtuale perché l’auto di sicurezza non è in pista) può diventare Safety Car a giudizio del direttore di Gara. Ed anche qui si sente il Team Principal Mercedes invitare il direttore a non escalare la procedura. Con la Safety Car le posizioni rimangono le stesse, ma vengono annullati i distacchi. E i doppiati possono sdoppiarsi.
Arriviamo a 5 giri dalla fine e Lafiti con la Williams prende il guard rail, l’auto è danneggiata e va rimossa, ovvero in questo caso le procedure vedono l’intervento dell’auto di sicurezza.
Come detto mancano 5 giri. Hamilton è primo ma aveva 10 secondi di vantaggio. Da quando esce la vettura di sicurezza in testa al leader, gli altri poi si devono compattare. Per cui se il primo fosse entrato ai box, il secondo lo poteva passare in pista. Cosa che invece ha fatto Verstappen secondo, ma dietro di lui il distacco era molto più ampio, se non ricordo male più di 20 secondi. Quindi ha potuto cambiare le gomme e rientrare nella stessa posizione.
A questo punto Hamilton ha le gomme molto vecchie, Verstappen no. Ma c’è un ulteriore problema, tra i due ci sono 4 vetture doppiate. Per regolamento dovrebbero sdoppiarsi, cioè sorpassare tutti e fare il giro completo per accodarsi dietro. Tra levare la vettura e fare l’operazione di sdoppiaggio, che si può fare solo dopo aver liberato la pista, di solito partono via un bel po’ di giri. In questo caso il direttore di gara decide per la prima volta di far passare Verstappen, e solo lui davanti a questi 4 doppiati.
A questo punto siamo al penultimo giro, l’auto di sicurezza rientra e si da il restart alla gara per un giro solo. Verstappen sorpassa Hamilton, il quale lo contrattacca, ma l’olandese fa zig-zag (vietato anche questo), alla fine passa per primo sotto il traguardo, conquistando il titolo mondiale.
A fine gara la Mercedes ha presentato un doppio ricorso, rigettato, sebbene possano ancora presentarne un ulteriore postumo.
A me viene la domanda, ma cosa ha capito la gente a casa? Insomma, del pubblico italiano con la Ferrari fuori dai giochi ce la possiamo anche ridere. Ma il giudice di gara e il regolamento, sono a livelli di clown del circo. Una regola vale in una gara, quella dopo no. I Team Principal che trattano il giudice di gara al pari dello zerbino di casa propria. Vince tizio, forse no, ci sta il ricorso. Regole applicate secondo le circostanze e secondo chi le potrebbe violare.
Oramai questo sport non ha nemmeno un regolamento certo, tutto è opinabile. Il giudice di gara è privo di ogni autorevolezza. Ci sono i miliardi che girano, il nome di sponsor altisonanti e di marchi automobilistici. Evidentemente la Federazione Internazionale è inadeguata a tenere banco a sta gente. Anche perché con i costi di gestione stellari, questi ricattano di lasciare il campionato e indirettamente ricattano proprio il giudice di gara che in qualche modo li deve assecondare.
Alla fine del giro il mondiale l’abbiamo perso noi spettatori. Forse la gara è stata anche “thrilling” con colpi di scena. Ma nulla di quello che abbiamo visto era genuino, frutto del caso o delle coincidenze.
Post pubblicato sulla blockchain Hive.
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