Dopo lo sbarco di Crypto.com come sponsor in F1 su alcuni (molti direi) circuiti, sponsor vari nelle auto, anche la casa italiana ci mette “il naso” nel mondo Blockchain.
Lo fa attraverso NFT siglando un accordo pluriennale con Velas Network. Autori della coin Vlx, rank 147 (Hive viaggia intorno alla posizione 160) per un controvalore di 33 centesimi di dollaro. La Market CAP viaggia intorno ai 750 milioni di dollari.
Velas si propone, forse qui il parallelismo con la squadra di F1 ci sta, di essere la rete più veloce in ambito Ethereum. Promette infatti di arrivare a tenere testa a 50000 transazione per secondo contro le 50 di Binance Smart Chain e le poco meno di 20 della rete Etherum nativa. Anche le fee sono interessanti, dieci millesimi di dollaro, ovvero praticamente zero.
Ma quello che verrà realizzato per Ferrari sono NFT o contenuti esclusivi, neanche a dirlo, per i fan della scuderia. Inoltre ci saranno altre partnership sulle E-sport series dove Velas dovrebbe risultare come main sponsor della scuderia.
Se non altro ci siamo evitati, almeno per ora, l’emissione di una nuova moneta con lo scopo di “acchiappare” soldi facili dai fans. In questo caso è chiaro che Velas è uno sponsor che sarà autorizzato a creare NFT per conto di Ferrari. Cioè se lo dobbiamo calare nel contesto del merchandising, qui siamo addirittura un livello indietro a magliette e cappellini, che la Ferrari vende in modo diretto.
Rispetto al mondo calcistico se non altro un po’ di pudore c’è stato, almeno fino ad oggi, nel non chiamare i fan a buttarsi in investimenti o acquisti improbabili senza avere una minima conoscenza di finanza e di quello che ci gravita attorno.
Per il resto di Velas non ne avevo sentito parlare prima di oggi e francamente neanche ricordo di averla notata nelle potenziali monete per fare scalping. Il sito è ben fatto, c’è una società svizzera dietro, ma a parte questo di tangibile/utilizzabile mi pare che siamo ancora in mare aperto. Vedremo se questa partnership con la casa di Maranello gli farà fare la svolta. Per certo a livello pubblicitario già solo per l’annuncio ci hanno guadagnato, vedremo poi il prossimo anno come proseguirà il resto.
Articolo pubblicato sulla Blockchain Hive
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