Leggevo questo articolo del Gazzettino che riporta un report di Confindustria della mia regione (il Friuli Venezia Giulia), negli attivi del lavoro gli “anziani” sono numericamente superiore ai giovani, che sarebbero “scomparsi”.
La metà ha oltre 50 anni, e l’articolo prosegue dicendo che questo è un freno all’innovazione. Perché sono solo i giovani a trovare le soluzioni.
L’ultima frase è una totale cazzata per altro smentita dai fatti. Già perché gli over 50 sono, parafrasando una celebre serie tv, “the new young”. Persino nel mio comparto altamente tecnologico. Dove devi studiare continuamente per stare dietro alle ultime castronerie perché non si può sapere dove andranno a parare.
Gli anni 90 e 2000 Java ha imperato come linguaggio di programmazione, oggi è in declino netto; eppure, ha una spinta cinetica di almeno venti anni. Nessun giovane studierà Java perché è un suicidio professionale. You understand the game?
Ma di più, anche fuori dal mio settore si vedono cose assurde. Da un mio cliente compare un tizio al lavoro. Il CEO mi fa “è arrivato da noi Caio, l’abbiamo strappato alla concorrenza visto che è andato in pensione”.
Non sapendo quello che so ora, mi si sono capottati i neuroni. Che cavolo vuol dire “visto che è andato in pensione”?!
Se è andato in pensione ha smesso di lavorare… eh no, a quanto pare si può continuare a lavorare anche da pensionati. Un paradosso. E fosse l’unico; nel giro di breve sono andati in pensione altri, ma sono ricomparsi qualche settimana dopo come niente fosse.
Ci credo che i giovani siano scomparsi, la cosa che mi lascia basito è che sindacati, giornalisti e politici sembrano dei bambinetti di quattro, cinque anni che cascano dal pero.
Il ricambio generazionale non c’è perché i giovani non hanno voglia di lavorare o altre stupidaggini simili? Si è interrotto il ciclo di ricambio poiché gli attuali sono bloccati da età pensionabili sempre più elevate e come non bastasse da pensioni economicamente più basse, tanto da dover continuare a lavorare.
Come se il quadro non fosse già surreale di suo, ci si aggiungono altri livelli di complicazione. Quello economico generale, ovvero le aziende non possono più permettersi l’affiancamento. Il vecchio che insegna al giovane, ed erano processi che dovevano durare anni prima di vedere che l’allievo quanto meno ne pareggiasse la maestria.
E il peggio dovrà arrivare, perché ad un certo punto se tappi il flusso di uscita, si arriverà ad un mega scaglione “fisiologico” dove serviranno giovani che non ci saranno. in quanto emigrati all’estero, e quelli che ci sono non sanno una mazza.
Se hai 40/50 anni o anche di più non pensare di essere spacciato o inutile. Old is the new young. Lo dicono i fatti.
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