Ed è giunto di nuovo il tempo di studiare, era da un po’ che ci pensavo, insomma la parte dell’Analisi Tecnica, o quanto meno le sue parti fondamentali perché la materia è vastissima, la sto studiando e in parte mettendo in pratica da cinque anni.
In questo periodo mi sono reso conto di un fattore non convenzionale, se così si può dire, ovvero tutta la parte applicativa dell’Analisi Tecnica, o meglio delle tecniche, funzionavano ma non sempre.
Ad un certo punto nel 2019 mi metto a usare una tecnica con alcuni indicatori che dava buoni risultati. La cosa ha funzionato per sei mesi circa, poi di punto in bianco blocco totale. Uno stop loss dietro l’altro. E’ evidente che qualcosa era cambiato, ma cosa? non certo io che stavo facendo le stesse cose che fino alla settimana prima andavano. La risposta ce l’avevo in uno dei primi libri che avevo letto, e che Charles Dow, Nelson Elliott e Robert Rhea avevano in qualche modo scoperto e postulato una teoria di base.
Appunto le Onde di Elliot basate sul Ciclo di Dow (che in realtà non fu proprio postulato da Dow ma da Rhea che raccogliendo i suoi scritti ed articoli fece il libro Dow Theory). Il richiamo alla ciclicità, qualcosa che compie una sorta di giro e ritorna al punto di partenza. Anche se parlare di ciclo in un grafico pare un paradosso, questo va sempre verso destra e non potrà mai andare in quello opposto, almeno finché non inventano la macchina del tempo.
Ho scoperto quindi che sotto l’Analisi Tecnica, al cui suo fianco la precede l’Analisi Fondamentale, esiste una ben meno nota Analisi Ciclica. Di fatto l’analisi Ciclica prende a piene mani da quella Tecnica, anche anche perché se non sappiamo quest’ultima non potremo mai comprendere la seconda. E a dire il vero senza di essa nemmeno ci fregherebbe nulla. Quindi questa, come dice il nome, tende a capire quali possono essere le fasi cicliche suddivisibili in varie scale. Ultradecennali, annuali, semestrali, mensili. In genere sotto il mese difficilmente si va, se non usando le settimane/giorni come unità di misura.
Lo scopo è quello di capire se siamo dentro un ciclo, quali caratteristiche può avere, ovvero è rialzista o ribassista? e sopratutto quando potrebbe ipoteticamente terminare, per dare inizio ad uno nuovo.
Come per l’Analisi Tecnica la materia non è scientifica. Cioè si tende ad avvicinarsi il più possibile sul livello statistico. Questo significa che nella pratica il giorno designato potrebbe essere avvenuto prima o dopo. Sta poi al trader confutare il risultato e capire se l’evento si è concretizzato.
Tuttavia ritengo che la sua conoscenza, sia come sapere che come consapevolezza, permetta di poter modificare il proprio piano d’azione. E non rimanere imbambolati come ignoranti, magari pensando di fare qualcosa di sbagliato per altro insistendo a sbagliare (e perdere soldi).
L’unico testo che ho trovato, degno di questo nome, è il libro del 2017 di Eugenio Sartorelli. Per il momento è una lettura interessante, ma mi ci vorrà qualche settimana per assimilare tutto, un po’ di più per capirla realmente.
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