Stamattina ero all’ufficio postale e ho assistito alla classica scenetta stereotipata italiana. L’ufficio, anzi ufficietto, postale della mia frazione è piccolino, per cui non ci sta l’elimina code (ahh l’uso distorto della lingua italiana… come diavolo farebbe l’aggeggio ad eliminare le code, forse la parola esatta sarebbe disciplina code).
Al momento in cui entro non ci sta nessuno, quei rari colpi di fortuna, ad ogni modo sono ad uno dei due sportelli quando sento un fracasso. Sono due signore che entrando parlano in modo animato tendente sempre più all’isterico, fatto sta che sia io che l’addetta allo sportello ci fermiamo letteralmente a guardare.
Cosa è successo? presto detto, una signora stava per entrare quando un altra con uno scatto stile bolt gli passa davanti, o se preferite la sorpassa sull’uscio. Ne nasce una questione che arriva sino davanti allo sportello con un litigio animato. Come detto, al momento ci stavo solo io, quindi la discussione era sostanzialmente ridicola.
E’ un classico italiano quello di passare davanti a qualcuno, alle poste, al supermercato eccetera. Perché così ti senti il più furbo di tutti, ed invece hai fatto una figura da idiota.
Sostanzialmente credo si possono dividere in 6 categorie.
Il centometrista. E’ quello che è già in fila alla cassa/sportello ma quando sente “si apre cassa 2” scatta come Flash Gordon. Quando arriva per primo si guarda in giro tutto tronfio “sono il più furbo li ho fregati”. La sua nemesi è quando incontra un altro come lui e si scontrano su chi era arrivato qualche millisecondo prima.
Il distratto. Quello che magari arrivi quasi alla pari, oppure la fila è geometricamente disomogenea per questioni di spazio, e tenta di superarti ma non in modo plateale, sta li in una posizione dubbia e a piccoli movimenti tenta di guadagnare la posizione.
Il genio. Sono tutti in coda, ma arriva lui, l’Einstein della fila e con una visione del mondo tutta sua pretende di passare davanti e quando viene richiamato, persino dal gestore/cassiere, s’incazza. Ad esempio mi era capitato al distributore di benzina, siamo tutti in fila quando dal senso di marcia opposto entra uno nell’area di servizio in contromano. Pretendeva di avere ragione perché da li non c’era nessuno in coda, come se da questa parte fossero tutti deficienti.
L’attore. Quello che ha un finto caso di vita o di morte a casa, in macchina o chissà dove e chiede di passare davanti. I peggiori, perché può capitare di avere una emergenza ma non potrai mai fidarti.
Il raccomandato, necessita di un complice. Conosco tizio che conosce un tizio, e grazie all’amicone dello sportello, al direttore eccetera, passa davanti a tutti. Solitamente il complice cerca di fare tutto con nonchalanche e di fretta per non attirare troppo l’attenzione.
Il bullista. A questa categoria ho visto solo anziani. E’ quello che identifica il più gentile o potenzialmente non aggressivo e tenta il sorpasso. Essendo anziani spesso lo fanno contro i giovani perché come il posto sull’autobus, una cortesia non una legge, pretendono di averne diritto, anche a passare davanti.
Ne ho dimenticato qualcuno?
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